Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Alberto Salerno
si racconta
in "Fare Canzoni

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Alberto Salerno <br> si racconta <br> in

ALBERTO SALERNO SI RACCONTA IN “FARE CANZONI”

Alberto Salerno, uno dei più grandi autori della musica leggera italiana, si racconta e racconta in “Fare canzoni” (editore David and Matthaus), opera letteraria che sarà disponibile, in libreria, a partire dal 3 dicembre (già disponibile in prevendita). Ci sono davvero tutti, da Carosone alla Cinquetti, da Battisti ai Nomadi. E poi Zucchero, Mango, Ramazzotti, Oxa, Alberto Fortis, Tiziano Ferro e tanti altri. Un libro che è la summa di una vita dedicata alla ricerca di parole buone per “fare canzoni”. È un testo pensato per far conoscere, attraverso aneddoti e racconti, la vera storia della canzone italiana. Alberto Salerno è un testimone attento e non dimentica nulla della sua straordinaria vita al servizio della musica, ci porta con cura nei suoi ricordi rendendoci ancora di più presenti nei nostri. Dalla prefazione di Claudio Cecchetto: “Questo libro e un viaggio, mi ha portato dietro le quinte, nelle vite e dentro le emozioni dei grandi, dei miti. E un racconto senza filtri, un reality, una presa diretta di un passato che è diventato storia. Storia non solo della musica, ma della comunicazione e del costume. Non c’è un intento enciclopedico in queste pagine, non ci sono personaggi ma persone, con nomi famosi, vite straordinarie, storie quotidiane di dedizione, slanci, scommesse. Lo scopo è la sorpresa, la rivelazione, la condivisione della nascita di incontri, progetti e idee che sono diventati grandi successi”.

 

“NON LASCIARMI MAI SOLA” DI MARCO RETTANI

Marco Rettani ama definirsi un “visionario sognatore”: da pochi giorni è uscito il suo primo romanzo (edito da Mondadori con prefazione di Patty Pravo, in cui lei racconta dell’amicizia e di alcuni aneddoti che la legano all’autore), dal titolo “Non lasciarmi mai sola”, che è anche il titolo del suo nuovo brano estratto dal secondo album “Solo per le favole d’amore”, cantato in duetto con Patty Pravo. Nel videoclip, a breve online, la straordinaria partecipazione di Ornella Muti. La storia raccontata nel romanzo oscilla dalla Lugano patinata della finanza alla Roma corrusca dei papi e dei Borgia: nel giro di pochissimo tempo la vita di Luca Della Rovere viene sconvolta quando, a trentasette anni, perde entrambi i genitori in un incidente aereo. Di lì a poco viene meno anche il suo lavoro: la brillante carriera di broker è bruscamente interrotta dalla peggiore crisi che abbia visto l'Occidente. E poi la telefonata del notaio che lo informa di un'inaspettata eredità: un'antica dimora, “una proprietà romana da secoli legata alla sua famiglia”. Perché Luca non ne ha mai saputo nulla? Quale mistero circonda il palazzo di via dei Coronari? E chi è Francesca, la donna che incontra nel suo viaggio verso Roma? Questa la trama del romanzo, che verrà presentato il 24 novembre alla Mondadori di Piazza Duomo a Milano. Come autore e compositore musicale, invece, Rettani ha pubblicato due album: "Nel nome del Padre" e "Solo per le favole d'amore", e ha scritto canzoni per artisti del panorama internazionale (un suo pezzo, "Nel nome del Padre", sarà presentato in Vaticano in occasione delle cerimonie di apertura e contorno al prossimo anno giubilare). Rettani è anche collezionista d’arte: ideatore e animatore, oltre che dell’etichetta “Dischi dei sognatori”, del “Museo dei Sognatori” (vincitore nel 2014 del Premio Margutta per l’arte), uno spazio che accoglie arte, rassegne, mostre, esibizioni a Roma.

“L’AMORE, FORSE” DI BARBARA FABBRONI

“L'amore, forse” di Barbara Fabbroni, pubblicato dalle Edizioni Croce, racconta la storia di Charlotte che cerca di riprendere in mano la propria vita dopo aver scoperto il tradimento del suo grande amore, il parigino Jean Luc. Decide di lasciare tutto e ricominciare da capo, pur continuando a lavorare nel settore della moda. Inizia a frequentare lo studio della psicologa Sophie, che le chiede di scrivere un diario, ripercorrendo la sua storia d'amore con l'amato Jean Luc. Da qui parte il racconto dell'amore passato, in un flashback intenso e pregnante di emozioni e ricordi, di progetti e decisioni che accompagnerà il lettore fino alla fine del romanzo. Il libro sarà presentato giovedì 3 dicembre (18.30-20.30) al Maryling Concept Store di Milano (Piazza Gae Aulenti, 1), con l’introduzione di Giusi Ferrè e Roberto Alessi. Barbara Fabbroni è psicologa, psicoterapeuta, specializzata in terapia breve strategica.Ha scritto numerosi saggi e articoli scientifici e svolge la sua attività per bambini, coppie e adulti, sia in forma individuale sia in gruppo, presso il suo studio nella città di Arezzo.

 “LA SUMERA” DI VALENTINO ZEICHEN

Un giorno dopo l’altro, senza grandezze né tragedie, Ivo, Mario e Paolo consumano quel che resta delle loro giovanili inquietudini in una Roma sonnacchiosa e sempre più indifferente. I tre amici si muovono in uno spazio privilegiato, tra la via Flaminia e la Galleria d’Arte Moderna, passando le loro giornate fra minimi spostamenti, pedinamenti di donne, amori impossibili. Sono tre “vecchi ragazzi” scioperati, un po’ come i vitelloni felliniani, che vivono, anzi vivacchiano, nella capitale, “contemporanei al proprio passato”. La ricerca di un centro che appare introvabile rivela la fatica di crescere e di cambiare in una realtà alla quale sembra difficile aderire: così il fallimento di Mario diventa lo specchio del fallimento di Ivo e insieme sembrano portare verso un’unica sconfitta, quella di un’intera generazione cresciuta nel segno della marginalità esistenziale. La deriva pare arrestarsi solo davanti a una donna senza nome, che i tre si contenderanno in un balletto quasi moraviano. In “La sumera” di Valentino Zeichen, romanzo poetico e scanzonato, dal fondo potentemente tragico, Valentino Zeichen ricostruisce con dolente ironia l’itinerario degli anni perduti dei protagonisti, che raggiunge talvolta esiti di irresistibile comicità illuminando quel vuoto così caratteristico delle loro vite come dei nostri tempi. Zeichen è considerato uno dei maggiori poeti italiani viventi. Nato a Fiume ma romano d’adozione, ha pubblicato diverse raccolte di poesie fra cui “Area di rigore” (1974), “Ricreazione” (1979), “Museo interiore” (1987), “Gibilterra” (1991), “Metafisica tascabile” (1997) e “Neomarziale” (2006). Una scelta da tutte le sue opere è apparsa negli Oscar Mondadori. Per la Fazi Editore, ha pubblicato “Ogni cosa a ogni cosa ha detto addio” (2000), “Aforismi d’autunno” (2010) e “Il testamento di Anita Garibaldi” (2011).

“ZIA SASS”, ALLE ORIGINI DI MARY POPPINS

Nei tre racconti di “Zia Sass” (Sellerio, traduzione di Martina Testa) si trovano le origini di Mary Poppins, ossia le storie dei tre personaggi, incontrati nella vita, da cui Pamela Lyndon Travers trasse i caratteri fondamentali della sua tata e tante delle sue invenzioni. In origine, furono stampati privatamente, nel 1940, come regali di Natale per gli amici e i familiari. E sono qui pubblicati per la prima volta in italiano. La scrittrice, già famosa, ricorda dei suoi incontri con tre persone che avevano modellato la sua infanzia e lasciato una traccia indelebile per il resto dell’esistenza. La vecchia zia Sass, alta e rigida signora uscita da un romanzo vittoriano che spargeva benevolenza mascherata da inflessibile severità; il cuoco cinese Ah Wong che faceva sentire tutto e tutti parte di “una corrente sola, unica e indivisibile”; il vecchio fantino irlandese Johnny Delaney che guardava al mondo “come se l’avesse creato lui e adesso non sapesse che farsene della sua creazione”. Sono le guide complici e sagge di una bambina che cresce in una immensa piantagione australiana, portatrici di un segreto fascinoso come un mistero, capaci di “sollevare le nostre vite quasi sul piano della leggenda”. Pamela Lyndon Travers, “riservata e fiera” tanto da essere incomparabilmente meno conosciuta del suo personaggio, e contemporaneamente così gelosa dell’autenticità di Mary Poppins da non aver gradito la versione che ne diede Walt Disney, in queste pagine consegna in fondo una rivelazione, confezionata in tre commoventi ritratti divertenti e pieni di amore. Da quale sottofondo di immagini e realtà, di tipi umani straordinari e necessari, di vissuto, e quindi da quale verità esistenziale viene uno dei grandi miti classici moderni. La scrittrice, nata Helen Lyndon Goff (Queensland, Australia 1899-Londra 1996), attrice, danzatrice, giornalista, critica, studiosa di filosofia, miti e folklore, scrisse Mary Poppins, nel 1934, per alleviare se stessa e le sorelle da dispiaceri familiari. Dopo il grande successo scrisse, con il personaggio di Mary Poppins, una decina di altri romanzi.

(© 9Colonne - citare la fonte)