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Giuseppe Fiorello al Sistina, “Penso che un sogno così…”

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

 Giuseppe Fiorello al Sistina, “Penso che un sogno così…”

GIUSEPPE FIORELLO AL SISTINA, “PENSO CHE UN SOGNO COSÌ…”

Dopo il grande successo della prima e della seconda edizione, torna a grande richiesta “Penso che un sogno così…”. Andrà  in scena al Teatro Sistina di Roma da martedì 24 novembre a domenica 29 novembre. Lo spettacolo che vede protagonista Giuseppe Fiorello, ha raggiunto importanti traguardi: sold out per la maggior parte delle date, tantissime le repliche (si sfiorano trecento serate) e la candidatura alla V edizione del Premio le maschere del teatro italiano, nella sezione miglior interprete di monologo. “Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili - racconta Giuseppe Fiorello - attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi”. “Penso che un sogno così…” di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni vede alla regia Giampiero Solari, le musiche sono eseguite dal vivo da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma. (red)

 

“UN GRANDE ABBRACCIO”, IL NUOVO SPETTACOLO DI  PAOLO RUFFINI

Parte  il 30 gennaio dalla Città del Teatro di Cascina, il tour di “Un Grande Abbraccio”, uno spettacolo comico, emozionante, travolgente che vedrà sul palco Paolo Ruffini e gli attori della compagnia Mayor Von Frinzius, compagnia teatrale toscana di cui fanno parte attori in prevalenza disabili. Sono già attive le prevendite per tutte le date del tour che, dopo la anteprima di Cascina, sarà in scena fino ad aprile in alcuni prestigiosi teatri come il Goldoni di Livorno, il Brancaccio di Roma, il Verdi di Montecatini Terme, il Nazionale di Milano, il Colosseo di Torino e al Palaparenti di Santa Croce sull’Arno. “Un Grande Abbraccio! è un’opportunità unica e coinvolgente per vivere il teatro con movimenti, improvvisazioni, balli, monologhi, tutti tesi a esaltare la vita, l'amore e le relazioni umane. Uno spettacolo di grande valore umano, in cui Paolo Ruffini si muoverà in mezzo ad attori portatori di handicap ed insieme a loro coinvolgerà il pubblico, terzo protagonista di questo show che, sempre unico e irripetibile, si può definire un grande evento dedicato all’amicizia, alla solidarietà e alla buona energia tra le persone.  L'improvvisazione e l'imprevedibilità saranno il motore di un viaggio che vuole essere un'indagine su quello che siamo, sulla nostra voglia di essere speciali e sulla differenza che corre tra sentircisi ed esserlo davvero. Il tutto condito da occasioni comiche fulminanti e momenti di puro divertimento. Un Grande Abbraccio interrompe le liturgie teatrali tradizionali per aprire il sipario sulla rappresentazione più complessa: la vita stessa, interpretata da chi non la recita, ma la vive nella sua esclusiva e ferocissima bellezza. Alla fine platea e attori si troveranno sul palco, nella meraviglia della condivisione di un gesto umano, così semplice da essere ormai provocatorio: un grande abbraccio. Paolo Ruffini è un conduttore, scrittore, attore, sceneggiatore e regista. È attivo al Cinema, TV e Teatro. Tra i suoi lavori in TV "Colorado", 4 anni come VJ ad Mtv e "Stracult". Al cinema ha curato la regia di "Fuga di cervelli" e "Tutto Molto Bello". È stato protagonista, tra gli altri, in "Maschi contro Femmine", "Natale a Miami", "Estate ai Caraibi" e lo sarà anche del prossimo film di Natale prodotto da Aurelio De Laurentiis con Lillo e Greg “Natale col Boss”, in uscita il 17 dicembre. A teatro, tra gli altri: "Full Monty", "Cenerentola" e "Io Doppio", prodotto dalla sua associazione Il Nido del Cuculo. Il suo ultimo libro “Odio Ergo Sum” è in uscita per Mondadori. La compagnia Mayor Von Frinzius è formata da attori toscani, in prevalenza disabili. E' nata nel 1997 da un'idea di Lamberto Giannini e ha realizzato numerosi spettacoli basati sull'integrazione e l'emotività. La cifra teatrale della compagnia e' chiaramente l'energia corporea ed emotiva degli stessi interpreti. Questo ha permesso alla compagnia di ottenere un ottimo successo di pubblico e critica vincendo i seguenti premi: Festival Benevento 2011,Festival Wroclaw 2013 , Festival Alba 2015.

 “UNA GIOVINEZZA ENORMEMENTE GIOVANE” PER HERLITZKA

Il Piccolo Eliseo  di Roma ospita  dal 25 al 29 novembre “Una giovinezza enormemente giovane” di  Gianni Borgna con Roberto Herlitzka (scene Paolo Giovanazzi, luci Nino Napoletano). È , infatti, il celebre attore torinese diretto da Antonio Calenda ad interpretare, solo sulla scena, lo spettacolo che Borgna ha scritto evocando la figura e le opere di Pier Paolo Pasolini. Uno spettacolo singolare, costruito attorno a un monologo presago, quasi divinatorio che da un lato fa omaggio al pensiero dello scrittore friulano attraverso l’evocazione della sua opera letteraria e poetica, e dall’altro sancisce la capacità profetica dello scrittore, sul piano sociale e politico. Il progetto si sviluppa attorno all’idea – condivisa dall’autore e dal regista – di riflettere, attraverso le parole di Pasolini, sul mondo attuale.  “Ho immaginato che improvvisamente, anche soltanto per un giorno, Pasolini tornasse tra noi e ci parlasse, con la stessa passione, la stessa lucidità d’allora, ma anche con quel distacco, quell’humour sottile di chi non è più coinvolto nelle cose terrene - scrive Borgna  - il monologo non è una sequenza di testi pasoliniani, ma la riscrittura di brani, testi, pensieri della più diversa provenienza, rifusi e rielaborati fino a farne un testo assolutamente originale e autonomo. Naturalmente vi sono al suo interno alcune poesie friulane, oltre ai Versi del testamento e a Patmos, lo struggente geniale poema per i morti di Piazza Fontana scritto poche ore dopo il tragico attentato. Ma il resto, ripeto, è una libera rielaborazione, oltre, naturalmente, in certe parti, un’invenzione possibilmente più vera del vero. Quello che credo se ne ricavi è ancora una volta la grandezza di Pasolini, la sua straordinaria preveggenza, la sua impressionante capacità prefiguratrice”.

 

“PASSATI COL ROSSO”, GINO E MICHELE AL PICCOLO DI MILANO

Quella di Gino e Michele è una delle coppie più longeva della storia dello spettacolo, anzi probabilmente la coppia in assoluto da più tempo in attività nel comico. I due si conoscono dall’adolescenza e lavorano insieme dal 1976, anno in cui hanno debuttato dai microfoni di Radio Popolare con la trasmissione di satira e amenità varie “Passati col rosso”. È proprio con quel titolo che nasce il reading di questi due autori comici e satirici, che hanno attraversato da protagonisti l’Italia tra tv, teatro, libri, giornali. Ad ospitare lo spettacolo “Passati col rosso” il Teatro Grassi di Milano il 22 dicembre alle 20.30. Alternandosi tra citazioni dai settimanali satirici Cuore e Tango, dai testi che hanno scritto per Paolo Rossi a quelli che hanno reso famosal'agenda più amata da generazioni di studenti, ovvero Smemoranda, Gino e Michele, in questo particolare e divertente excursus, percorrono la storia del nostro Paese.

 

LEO GULLOTTA IN  “SPIRITO ALLEGRO"

Al Teatro Diana di Napoli va in scena  da mercoledì 25 novembre a domenica 6 dicembre Leo Gullotta in  “Spirito Allegro”, spettacolo di Noel Coward, regia di Fabio Grossi con scenografie e video-mapping per la prima volta in uno spettacolo di prosa. “Spirito Allegro - spiega il regista - sarà una commedia dall’aspetto classico: aderente all’epoca in cui fu scritta ed elegante, per forme e per fogge. La novità sarà rappresentata dall’inventiva che sarà usata per raccontare il soprannaturale. Espedienti scenici atti ad un’epoca più aderente all’auditorio che alla penna di Coward. Una compagnia di professionisti, alla quale s’è volutamente abbassata l’immagine anagrafica per una messinscena scattante e piena di ritmo…poco spazio all’attesa e più allo stupore”.

(© 9Colonne - citare la fonte)