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direttore Paolo Pagliaro

SPECIALE EMIGRAZIONE / LE MISURE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO NELLA LEGGE DI STABILITA’

La Legge di Stabilità 2016, approvata dalla Camera nella notte tra sabato 19 e domenica 20 dicembre, torna in Senato per l’approvazione definitiva. Tra i provvedimenti, approvati con 297 sì, 93 voti contrari e 4 astenuti, ci sono anche quelli che incidono sulle politiche degli italiani all’estero, sintetizzati così sul sito della Camera: “In materia di risorse e strumenti per la politica estera, si segnalano in primo luogo le norme che, in deroga alle vigenti disposizioni sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, autorizzano per il triennio 2016-2018 lo svolgimento del concorso di accesso alla carriera diplomatica e l'assunzione di un contingente annuo non superiore a 35 segretari di legazione (comma 244). Per quanto attiene alle politiche a favore delle collettività italiane all'estero, sono stati disposti (comma 385) alcuni stanziamenti aggiuntivi, finalizzati in particolare al funzionamento del Consiglio generale degli italiani all'estero e dei Comites (250.000 euro, per il 2016), alla promozione della lingua e della cultura italiana all'estero (3.400.000 euro, per il 2016), all'incremento della dotazione finanziaria degli istituti italiani di cultura (500.000 euro, per il 2016), a favore della stampa italiana all'estero e delle agenzie specializzate nel medesimo settore (650.000 euro, per il 2016), al sostegno alla Società Dante Alighieri (100.000 euro, per il triennio 2016-2018), a favore delle scuole paritarie italiane all'estero (1.000.000 euro, per il triennio 2016-2018), nonché per promuovere la capacità attrattiva delle università italiane mediante la diffusione di corsi di lingua italiana online (150.000 euro, per il 2016). E' altresì da segnalare il finanziamento di 2,3 milioni annui nel 2016-2018 degli interventi a tutela del patrimonio delle comunità degli esuli italiani dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia di cui alla legge n. 72 del 2013, nonché la spesa di 3,5 milioni di euro per il medesimo arco temporale per l'attuazione di interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e Croazia di cui alla legge n. 73 del 2001 (comma 362). Viene ridotta di 2 milioni di euro per ciascuna annualità del triennio 2016-2018 la spesa relativa al trattamento economico del personale supplente addetto alle istituzioni scolastiche all'estero (comma 625). Si prevede inoltre la creazione di un fondo, presso il Ministero dell'economia e delle finanze, dotato di un milione di euro a partire dal 2016, per coprire le spese per la costituzione ed il funzionamento dei collegi arbitrali internazionali previsti da trattati di cui è parte il nostro Paese (comma 481). Sul versante del contenimento delle spese, è da evidenziare la previsione della rinegoziazione di accordi internazionali che fissano contributi volontari o obbligatori versati dall'Italia ad alcuni organismi internazionali (comma 619), già fissato dalla legge di stabilità per il 2015. In deroga a quest'ultima tuttavia, è autorizzato il pagamento del contributo obbligatorio per la conferma dell'adesione dell'Italia all'Accordo parziale del Consiglio d'Europa istitutivo del gruppo Pompidou (comma 620). E' altresì previsto l'aumento della tariffa dei diritti consolari da acquisire all'entrata (commi 621 e 623), stanziamenti aggiuntivi, per due milioni di euro nel 2016, per alcuni interventi nelle sedi diplomatiche e negli uffici consolari (comma 622) nonchè l'acquisizione all'entrata anche dei proventi derivanti dalle dismissioni del patrimonio immobiliare del MAECI (comma 624)”.

SPECIALE EMIGRAZIONE / L. STABILITA’, DI BIAGIO (AP): CORALITA' OPERATIVA TRA CAMERA E SENATO

"Si sta concludendo anche al Senato l'iter di approvazione della Stabilità 2016, da cui è apparso chiaro un non trascurabile lavoro di coordinamento con i colleghi parlamentari eletti all'estero, con i quali sono state condivise molte e significative proposte di emendamento, in un percorso di attenzione continuativa che sebbene migliorabile ha rappresentato un valore aggiunto soprattutto sul fronte delle problematiche degli Italiani all'estero. " Lo dichiara Aldo Di Biagio, senatore di Ap. "In questa prospettiva - continua Di Biagio - si colloca l'approvazione degli emendamenti per incremento delle risorse finanziarie destinate al funzionamento dei Comites e del Cgie, per la salvaguardia dei nostri Istituti di cultura all'estero e il riconoscimento delle detrazioni per carichi di famiglia anche ai lavoratori extra UE, nonché rifinanziamento triennale delle leggi a tutela degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia e della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia". "Anche con riferimento all'operatività delle nostre Camere di Commercio all'estero - spiega -, alla Camera in continuità con quanto fatto al Senato, si è avuta un attenzione particolare prevedendo lo stanziamento di un milione di euro per sostenere le piccole e medie imprese nei mercati esteri e la diffusione internazionale dei loro prodotti e servizi nonché per incrementare la presenza e la conoscenza delle autentiche produzioni italiane presso i mercati e presso i consumatori internazionali, al fine di contrastare il fenomeno dell'italian sounding e della contraffazione dei prodotti agroalimentari italiani". "Esprimo soddisfazione quindi per l'importante lavoro corale che ha portato a raggiungere importanti risultati su tematiche di interesse per i nostri connazionali all'estero. Una best practice che sarà certamente riferimento per i lavori futuri” conclude Di Biagio.

SPECIALE EMIGRAZIONE / L. STABILITA’, FEDI (PD): NUOVA PAGINA PER ITALIANI ALL’ESTERO

“Un passaggio dell’esame della legge di Stabilità alla Camera merita forse una riflessione sia per il peso che ha avuto sul buon esito del risultato complessivo che per il fatto di aver posto un precedente istituzionale e politico di non poco significato per gli italiani all’estero”. Lo afferma Marco Fedi, deputato del Pd eletto all’estero riferendosi al “parere dato dalla Commissione Esteri sulla legge di Stabilità 2016 e, in particolare, sul bilancio del ministero degli esteri e della Cooperazione internazionale”. Secondo Fedi “l’orientamento generale sul provvedimento espresso dalla Commissione è stato positivo sia per il carattere espansivo della manovra sia per il contenimento del carico fiscale e per il miglioramento della competitività del Sistema Paese, che si evidenzia nell’incremento delle risorse per l’internazionalizzazione”. In particolare, gli aspetti che più interessano il deputato del Pd sono le condizioni e le osservazioni che la Commissione Esteri ha inserito nel parere inviato alla Commissione Bilancio: “Uno stanziamento straordinario connesso alla presidenza italiana dei Paesi più industrializzati, l’estensione delle facilitazioni fiscali, comprese le deduzioni per carichi di famiglia, ai lavoratori italiani operanti extra Ue che pagano le tasse in Italia”. E ancora: “La prosecuzione delle iniziative a favore della tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia (legge n. 72 del 2001) e degli interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia (legge n. 73 del 2001); la previsione di uno stanziamento aggiuntivo per la Dante Alighieri”. “Non è un caso - continua Fedi - che le misure proposte dal relatore per gli italiani all’estero e fatte proprie dalla Commissione Esteri siano state approvate dalla Bilancio ed entrate a far parte del provvedimento, per un importo complessivo di 6,5 milioni di euro per il 2016 e di 9 milioni per gli anni successivi”. Non meno importanti sono le osservazioni allegate al parere, che richiamano, sottolinea Fedi, “l’esigenza di ripristinare il cofinanziamento delle Camere di Commercio all’estero, di consolidare il sistema di promozione della lingua e cultura italiana all’estero sia sul versante dei corsi integrati che del funzionamento delle scuole paritarie, di evitare ulteriori chiusure di sedi consolari e di istituti di cultura, di utilizzare una quota parte della percezione dei 300 euro per le domande di cittadinanza per rafforzare i consolati nei quali vi sono cumuli di giacenze, di rafforzare i presidi di base delle comunità adeguando le dotazioni di Comites e Cgie, di arrivare al più presto ad un riordino complessivo della fiscalità sulla prima casa, tenendo conto delle proposte di equiparazione”. Un quadro di riferimento utile, quello sulle tematiche degli italiani all’estero, “non solo per la Stabilità 2016, ma anche per il futuro” commenta il deputato del Pd sottolineando che così si va a delineare “una prospettiva di lavoro e di impegno istituzionale e politico che non può che rafforzare l’impegno di coloro che hanno a cuore gli interessi degli italiani all’estero e, in particolare, degli eletti all’estero”. Queste indicazioni di lavoro, di per sé, “non sono destinate a diventare provvedimenti operativi solo perché inserite nel parere della Commissione Esteri - continua Fedi -, ma la loro sorte dipende evidentemente dall’impegno politico dei parlamentari e dei Gruppi e dalla condivisione della maggioranza e del governo”. Per la novità della posizione della Commissione Esteri, per l’atteggiamento di attenzione e di disponibilità del governo e per la rilevanza del risultato ottenuto, quindi, “una nuova pagina si è aperta - conclude il deputato del Pd - e darebbe veramente deludente attardarsi a polemiche prevenute e propagandistiche. Spetta a noi tutti cercare di scriverla”.

SPECIALE EMIGRAZIONE / L.STABILITA’, PORTA: OK ODG PER RAFFORZAMENTO CONSOLATI

Il Governo ha accolto l’ordine del giorno, presentato assieme ai colleghi Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta e Tacconi, che chiede una quota derivante dalla misura di introduzione della percezione di 300 euro a carico di coloro che fanno richiesta all’estero del riconoscimento della cittadinanza sia destinata al potenziamento dei servizi, tramite assunzione di personale in loco, in consolati gravati da enormi e, purtroppo, crescenti giacenze. Lo annuncia il deputato del Pd eletto all’estero Fabio Porta, spiegando che “si tratta di un passaggio che faciliterà l’impegno, che resterà costante, di indurre l’esecutivo, che già si è dimostrato proprio in questa Stabilità molto attento alle problematiche degli italiani all’estero, a trovare le risorse che possano compensare le somme destinate ai consolati in difficoltà”.

SPECIALE EMIGRAZIONE / L.STABILITA’, FEDI (PD): OK A ODG PER MAGGIORE SOSTEGNO A CCIE

“Nel quadro della legge di stabilità 2016, è stato approvato anche un emendamento, a prima firma Garavini e sottoscritto dagli altri deputati del Pd eletti all’estero e dai colleghi Mongiello, Marco Di Maio e Boccadutri, per destinare per ciascuno dei prossimi tre anni 3 milioni di euro a favore delle Camere di Commercio italiane all’estero (Ccie). Solo problemi di copertura finanziaria hanno indotto a prevedere un finanziamento di 500.000 euro per il 2016, confermando comunque i 3 milioni per i prossimi anni”. Lo ha affermato Marco Fedi, deputato del Pd eletto all’estero affermando che in questo quadro il governo ha accolto l’ordine del giorno, presentato assieme ai colleghi Porta, Garavini, Mongiello, Marco Di Maio, Farina, Boccadutri, La Marca e Tacconi, che chiede di considerare la possibilità di arrivare anche per il 2016 al livello di finanziamento degli anni successivi e, intanto, di assegnare alle Camere di Commercio all’estero non meno del 95% delle somme disponibili”. “Un atto di lungimiranza”, lo definisce Fedi, perché le “Camere di Commercio italiane all’estero si sono dimostrate sul campo le strutture più efficienti e incisive nella promozione internazionale del made in Italy. Nel complesso sono 76, operanti in 54 Paesi del mondo e associano, su base volontaria, 20.000 imprese, sviluppando annualmente più di 300 mila contatti di affari”.

SPECIALE EMIGRAZIONE / L. STABILITA’, LA MARCA (PD): OK A ODG SU CURE A MINORI NATI ALL’ESTERO

“A completamento del positivo risultato ottenuto dagli eletti all’estero del Pd con l’impegno emendativo sulla legge di Stabilità per il 2016, ho presentato un ordine del giorno, controfirmato anche dai colleghi Farina, Fedi, Garavini, Porta e Tacconi, con il quale ho chiesto al Governo di definire criteri uniformi per le cure urgenti dei cittadini italiani residenti all’estero in soggiorno temporaneo in Italia e a fare in modo che al trattamento siano ammessi i minori in possesso della cittadinanza italiana”. Lo sottolinea in una nota la deputata del Pd eletta all’estero Francesca La Marca, parlando dell’odg accolto dal governo ed esprimendo “soddisfazione e ringraziamento per l’attenzione prestata a un’esigenza certamente avvertita dagli italiani all’estero”. La Marca ricorda che “la normativa in vigore sul trattamento sanitario riconosciuto ai cittadini italiani, contenuta nel Decreto del Ministro della Sanità 1 febbraio 1996, prevede le cure ospedaliere urgenti per un periodo non superiore a 90 giorni per ogni anno solare ai cittadini italiani residenti all’estero in occasione di soggiorni temporanei in Italia”. Le norme, però, “prevedono che i beneficiari debbano essere nati in Italia, essere emigrati permanentemente all’estero o titolari di prestazione pensionistica ed essere comunque sprovvisti di assicurazione pubblica o privata” continua la deputata del Pd sottolineando che “dal possibile trattamento sanitario urgente sono esclusi i cittadini italiani nati all’estero, anche se da genitori nati in Italia: una limitazione che ricade in particolari sui figli minorenni di famiglie italiane e miste”. Il senso dell’ordine del giorno è quindi quello di “indurre il Governo a operare, in dialogo con la Conferenza Stato-Regioni, affinché il trattamento sul territorio non sia erogato a vestito di Arlecchino, ma in modo uniforme. In più, esso tende a far riconoscere le prestazioni d’urgenza anche ai minori cittadini italiani ma nati all’estero, che siano accompagnati dai loro genitori durante soggiorni temporanei o si trovino in Italia per ragioni di studio” afferma La Marca. “Il mio impegno - conclude - sarà quello di verificare ed eventualmente continuare ad incalzare il Governo affinché la questione sia concretamente affrontata”.

SPECIALE EMIGRAZIONE / L. STABILITA’, TACCONI (PD): OK ODG RIDUZIONE CANONE RAI PER ISCRITTI AIRE

“Poiché nella Stabilità 2016, per il canone Rai, si introduce la novità della presunzione di utilizzo degli apparecchi radioriceventi in presenza di un contratto per la fornitura di energia elettrica e della residenza anagrafica nei luoghi di detenzione dell’apparecchio, ho presentato un ordine del giorno, assieme ai colleghi del PD Fedi, Farina, Garavini, La Marca e Porta, per indurre il Governo a considerare la particolarità, anche in questo campo, dei cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’Aire”. Lo dice il deputato del Pd eletto all’estero Alessio Tacconi, che spiega che “il mio ordine del giorno impegna il Governo a valutare la possibilità di considerare a favore dei cittadini italiani residenti permanentemente all’estero ed iscritti all’AIRE l’esenzione o la riduzione del Canone Rai sugli immobili da essi posseduti in Italia, a condizione che non siano locati o dati in comodato d’uso. Il Governo, confermando la sua sensibilità verso gli italiani all’estero, dimostrata con l’accettazione di numerosi emendamenti, ha accolto il mio ordine del giorno, la cui traduzione in termini operativi seguirò, come sempre, con attenzione e impegno, assieme agli altri firmatari”.

SPECIALE EMIGRAZIONE / GARAVINI (PD): PER DOCENTI A CHIAMATA DIRETTA FAVORIRE ESPERIENZA ESTERA

“Anche il Governo condivide l'esigenza di rendere le nostre Università più competitive, all'altezza dei recenti processi di internazionalizzazione." Lo ha detto Laura Garavini, dell’Ufficio di Presidenza del PD alla Camera, commentando l’accoglimento da parte del Governo dell’Ordine del Giorno alla Legge di stabilità, del quale è prima firmataria insieme ai colleghi PD eletti all'estero. "Con l'approvazione di questo Ordine del giorno il Governo ha condiviso l'opportunità che una parte di quei docenti universitari che verranno assunti a chiamata diretta, presentino il requisito di esperienze di ricerca e di insegnamento all’estero. Secondo il Ministero dell’Istruzione, meno del 3 % dei docenti operanti nelle università italiane è di origine straniera. Inoltre, solo il 3,8 % degli studenti iscritti alle università italiane sono stranieri, a fronte di una media europea dell’8%. Dati come questi ci dicono che il sistema universitario italiano ha urgente bisogno di internazionalizzarsi, avvicinandosi agli standard europei. Ecco perché mi sono rivolta al Governo sollecitandolo a prevedere una quota di docenti che vantino una significativa esperienza lavorativa in enti di ricerca o in università straniere, siano essi italiani o stranieri. Solo attraverso interventi di questo tipo, che vanno nella direzione di incentivare la mobilità internazionale, possiamo raggiungere l’obbiettivo di svecchiare l’università italiana e di renderla più competitiva in Europa e nel mondo”.

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