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direttore Paolo Pagliaro

Interessi comuni
tra Roma e Berlino

Interessi comuni <br> tra Roma e Berlino

di Paolo Pagliaro

(27 gennaio 2016) Venerdì Matteo Renzi incontrerà Angela Merkel ed è prevedibile che – dopo - entrambi avranno interesse a dirsi soddisfatti. Ma, al di là dei sorrisi di circostanza, entrambi sconteranno il fatto che l’Italia non ha più una politica tedesca da molti anni. Come osserva Riccardo Perissich su Affari Internazionali, abbiamo sempre preferito focalizzarci sul rapporto con Francia e Gran Bretagna, più di recente con la Spagna, anche se siamo stati raramente ricambiati. Certo, ci sono stati Ciampi, Monti e Napolitano; ma sono state iniziative personali, non seguite e forse nemmeno condivise dall’insieme della classe dirigente.

Eppure, le cifre dell’economia ci dicono che Merkel e Renzi avrebbero molti buoni motivi per mettersi d’accordo. Le elenca Andreea Goldstein su lavoce.info. In Germania operano più di 1.400 imprese italiane, che nel 2012 hanno generato oltre 61 miliardi di fatturato, con quasi 126mila dipendenti.

Esistono invece quasi mille imprese a capitale tedesco in Italia: con 142mila dipendenti hanno fatturato 74 miliardi. Anche il commercio bilaterale è molto sviluppato e abbastanza equilibrato. Per l’Italia, la Germania è il principale partner sia per l’import che per l’export. Anche noi siamo molto importanti per loro: siamo il quinto fornitore e il settimo acquirente del made in Germany. Ed è un commercio intra-industriale, spesso intra-societario, quello che domina tra Germania e Italia, non più una relazione di sudditanza in cui noi vendiamo magliette e frutta e acquistiamo macchinari complessi e medicinali.

Come Berlino, Roma ha molti dubbi sulla concessione alla Cina dello status di economia di mercato.

Come Roma, Berlino intende fare della convergenza tra digitale e manifatturiero un cavallo di battaglia della politica economica europea.

Anche su temi di immensa portata come quello delle migrazioni, la Germania ha bisogno dell’Italia e viceversa. E in nome di tutti questi interessi comuni, non sarà impossibile ricomporre anche divergenze importanti, come quella sui salvataggi delle banche.

(© 9Colonne - citare la fonte)