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Italia e Libia
allarme rosso

Italia e Libia <br> allarme rosso

di Paolo Pagliaro

(29 gennaio 2016) Se ne parla poco, ma dobbiamo mettere nel conto che molto presto l’Italia possa essere chiamata a partecipare a un intervento militare alleato contro l’Isis in Libia. Durante la notte il presidente americano Barack Obama ha convocato i membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale in una riunione che all’ordine del giorno aveva un solo punto: distruggere l’Isis. Rispondendo a una domanda, il portavoce della Casa Bianca ha affermato testualmente: “Paesi come l’Italia hanno esperienza in quella parte del mondo. E noi attingeremmo alle loro risorse e alle loro capacità, per portare avanti i nostri obiettivi”. Parole che sembrano in perfetta sintonia con ciò che il ministro degli Esteri italiano ha dichiarato oggi in un’intervista alla Stampa. Parlando della situazione in Libia , Gentiloni osserva che se non si riuscirà a "stabilizzare" quel Paese, "avremo una gigantesca Somalia dall'altra parte del canale di Sicilia. E naturalmente se un Paese si sente minacciato ha diritto a difendersi nelle forme che la comunità internazionale condivide”.

Dicono le agenzie che questa notte la popolazione della località libica di Ras Lanuf, nell'est del Paese, è stata spaventata dal frastuono di aerei non identificati che hanno sorvolato per diversi minuti la città, sede della più importante raffineria di petrolio del paese . Secondo i media libici si sarebbe trattato di aerei ricognitori non meglio identificati che hanno sorvolato la città più volte, per proseguire poi fino a Ben Jiauad, città nel centro del paese occupata ora dallo Stato islamico.

Un intervento italiano in Libia può avere esiti imprevedibili sia sul piano militare sia in termini di reazione dell’opinione pubblica e dunque di politica interna.

(© 9Colonne - citare la fonte)