Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Espellere Atene?
Così la Ue muore

di Paolo Pagliaro

(8 febbraio 2016) Si fa fatica a crederlo, ma sembra che alcuni paesi dell’Unione abbiano deciso di isolare fisicamente la Grecia dal resto dell’Europa.

La proposta lanciata lo scorso mese dalla Slovenia, e cioè schierare truppe di Paesi Ue in Macedonia, al confine con la Grecia - per sigillare ermeticamente la frontiera e impedire il passaggio di migranti - starebbe raccogliendo consensi sia a Bruxelles che a Berlino, oltre che in molti Paesi balcanici che si trovano sulla rotta dei profughi.

In attesa di una decisione, la Macedonia ha deciso di portarsi avanti e ieri ha iniziato a costruire una seconda barriera di filo spinato, a 5 metri di distanza da quella già costruita a novembre, lungo 30 chilometri di confine con la Grecia.

L’anno scorso in Grecia sono arrivati oltre 850mila migranti (sei volte più che in Italia). Solo a Lesbo – isola che dista cinque miglia marine dalle coste turche - ne sono sbarcati oltre mezzo milione. Di fronte a questo esodo biblico migliaia di persone - pescatori, pensionati, insegnanti, casalinghe - hanno aperto le proprie case per accogliere e salvare i profughi. Per questa ragione i rettori dei più noti atenei del mondo hanno candidato gli abitanti di Lesbo, Kos, Chíos, Samos, Rodi e Leros al premio Nobel per la pace, e 700 mila persone hanno sottoscritto la proposta.

Ma la Commissione europea accusa Atene di negligenza nel controllo delle frontiere che ora pensa di sbarrare, espellendo di fatto la Grecia dall’Europa.

E’ una soluzione letale, e non è un mistero che gli isolazionisti del nord e dell’est la applicherebbero volentieri anche all’Italia.

(© 9Colonne - citare la fonte)