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direttore Paolo Pagliaro

ISTAT: 60,6 MLN DI ABITANTI
-2,3 PER MILLE

ISTAT: 60,6 MLN DI ABITANTI <BR> -2,3 PER MILLE

(19 febbraio 2016) Nel 2015 la popolazione residente consegue una riduzione del 2,3 per mille abitanti. Si tratta di un cambiamento rilevante nel contesto storico di un Paese che, dal 1952 in avanti, aveva sempre visto aumentare la popolazione, salvo una riduzione congiunturale dello 0,1 per mille nel 1986. Scomposto nelle singole componenti demografiche, il calo della popolazione si deve a un saldo naturale (nascite meno decessi) del -2,7 per mille, a un saldo migratorio con l’estero del 2,1 per mille e, infine, a operazioni di assestamento e revisione delle anagrafi (saldo migratorio interno e per altri motivi) pari al -1,7 per mille. In termini assoluti la riduzione corrisponde a 139 mila unità in meno, il che determina al 1° gennaio 2016 una popolazione totale di 60 milioni 656mila residenti. E’ quanto emerge dalle stime per il 2015 degli indicatori demografici dell’Istat. La popolazione diminuisce uniformemente sul territorio, ma con maggiore intensità nel Mezzogiorno (-3,1 per mille) rispetto al Nord (-1,8) e al Centro (-2,1). In questo panorama, Lombardia (+0,5 per mille) e, soprattutto, Trentino-Alto Adige (+2,3) rappresentano le uniche realtà in cui la popolazione aumenta. Per il resto, si registrano diminuzioni ovunque, particolarmente intense in Liguria (-7,9 per mille), Valle d’Aosta (-7,2 per mille), Basilicata (-5,2) e Marche (-5,1). A una popolazione straniera che aumenta, anche se non di molto rispetto al recente passato, si contrappone, come accade stabilmente da oltre un decennio, una riduzione della popolazione di cittadinanza italiana, scesa a 55,6 milioni di residenti al 1° gennaio 2016. La perdita netta rispetto all’anno precedente è pari a 179 mila residenti. Nel caso dei cittadini italiani, il calo è dovuto al saldo naturale negativo (-221 mila unità), al saldo migratorio netto con l’estero anch’esso negativo (-72 mila) e alle poste migratorie interne e per altri motivi, sempre con segno meno (-21 mila). Tali diminuzioni sono compensate solo in parte dalle acquisizioni di cittadinanza italiana (136 mila).

http://www.istat.it/it/archivio/180494

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