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direttore Paolo Pagliaro

A Vienna si leggono
le news dalla Sicilia

di Paolo Pagliaro

(14 aprile 2016) Ieri mattina Die Presse, che è il più autorevole quotidiano austriaco, apriva con la notizia che i migranti sbarcati in Italia nei primi mesi del 2016 sono il doppio di quelli arrivati nello stesso periodo dell’anno scorso. 24 mila quest’anno, 12 mila nel 2015.

Mai un giornale di Vienna avrebbe stampato in prima pagina una notizia riguardante la Sicilia o la Calabria se l’anno scorso per l’Austria non fossero passati 700 mila migranti, che hanno portato con sé anche 80 mila domande di asilo. Cifre che si possono apprezzare meglio se si considera che l’Austria ha poco più di 8 milioni di abitanti.

Vienna non lo dice apertamente, ma considera l’Italia incapace di gestire il problema dei rifugiati. E il fatto che il 24 aprile gli austriaci vadano alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, con i partiti xenofobi premiati dai sondaggi, è stato un ulteriore incentivo per mosse plateali, come l’annunciata chiusura del confine al Brennero.

Costruire un barriera di 250 metri lungo un confine di 430 chilometri, quanto è lungo quella tra Italia e Austria, ha evidentemente un valore quasi esclusivamente simbolico: ma proprio per questo l’effetto rischia di essere devastante. E non solo perché quella barriera offre l’immagine di un’Italia di fatto isolata dall’Europa e ridotta al rango di Paese mediterraneo di frontiera, ma anche perché al Brennero può finire l’Europa di Schengen.

Per questa ragione ci si attende che, nel caso la barriera dovesse davvero sorgere, la Commissione europea dia un segno di vita e decida di avviare una procedura d’infrazione nei confronti dell’Austria.

(© 9Colonne - citare la fonte)