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direttore Paolo Pagliaro

Il compagno Bobo
nell’era di Renzi

Il compagno Bobo <br> nell’era di Renzi

di Paolo Pagliaro

(18 aprile 2016) Bersani dice che rottamare Bersani è un gioco da ragazzi, anche perché in nome del collettivo si è rottamato da solo. Ma aggiunge che è più difficile rottamare le sue idee e quelle dei molti che vogliono tenere ancorato il Pd ai vecchi valori.

Tra i molti c’è anche Sergio Staino, che reincarnandosi in Bobo si è affermato come uno dei più popolari interpreti della satira politica in Italia. Architetto, Staino si iscrisse al Pci nel 1961 e da allora – salvo spericolate parentesi marxiste leniniste - quella è la sua casa. Nel 1984, l’anno della morte di Berlinguer, vinse il premio Forte dei Marmi con questa motivazione: “Per aver introdotto l’umorismo, la malinconia e la riflessione nel Partito comunista”.

Sono passati più di 30 anni e quel rissoso saloon che è la sinistra italiana ha ancora bisogno del lavoro di Staino. Ecco dunque il primo romanzo a fumetti, pubblicato da Giunti e intitolato “Alla ricerca della pecora Fassina”, con un Bobo come sempre militante appassionato ma non fazioso, critico ma fedele alle direttive del partito e che attraverso mille peripezie cerca di riportare a casa chi se ne è allontanato.

Impresa ad alto rischio, perché come scrive Elle Kappa nella prefazione, in un’ epoca in cui per essere considerati fichi bisogna gettare palate di fango sul Partito democratico e poi correre a controllare sulla mitica rete quanti like si è totalizzato, ci vuole coraggio per dichiarare pubblicamente il proprio amore per questo partito pur conoscendone tutti i difetti.

Qualche dubbio però deve averlo anche Bobo se è vero che alla fine, immaginando il mondo del futuro, ci racconta che al congresso del 2021 il Pd si fonderà con Fiat Chrysler e la sede traslocherà dal Nazareno a Detroit. Ma naturalmente è solo una licenza poetica.

(© 9Colonne - citare la fonte)