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direttore Paolo Pagliaro

90MILA OCCUPATI IN PIU'
RENZI: JOBSACT FUNZIONA

90MILA OCCUPATI IN PIU' <br> RENZI: JOBSACT FUNZIONA

Dopo il calo di febbraio 2016 (-0,4%, pari a -87 mila), a marzo la stima degli occupati sale dello 0,4% (+90 mila persone occupate), tornando ai livelli di gennaio. Lo rende noto l' Istat. L' aumento riguarda sia i dipendenti (+42 mila i permanenti e +34 mila quelli a termine) sia gli indipendenti (+14 mila). La crescita degli occupati coinvolge uomini e donne e si distribuisce tra tutte le classi d' età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di occupazione, pari al 56,7%, aumenta di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. I movimenti mensili dell' occupazione determinano, nei primi tre mesi del 2016, una sostanziale stabilità del livello degli occupati (+0,1%, pari a +17 mila) rispetto ai tre mesi precedenti. L' unica componente che mostra una crescita congiunturale significativa è quella dei dipendenti permanenti, che aumentano dello 0,5% sul quarto trimestre del 2015 (+72 mila). La stima dei disoccupati a marzo registra una diminuzione (-2,1%, pari a -63 mila), il calo riguarda uomini e donne. Il tasso di disoccupazione è pari all' 11,4%, in calo di 0,3 punti percentuali su febbraio. A marzo la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni cala dello 0,3% (-36 mila). La diminuzione è determinata quasi esclusivamente dalle donne e riguarda le persone di 25 anni o più. Il tasso di inattività scende al 35,9% (-0,1 punti percentuali). Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo gennaio-marzo 2016 si registra un calo dei disoccupati (-0,5%, pari a -15 mila) e degli inattivi (-0,3%, pari a -43 mila). Su base annua si conferma la tendenza all' aumento del numero di occupati (+1,2%, pari a +263 mila), che coinvolge soprattutto gli over 50. Sono in calo sia i disoccupati (-8,6%, pari a -274 mila) sia gli inattivi (-0,9%, pari a -125 mila).

RENZI: IL JOBSACT FUNZIONA “Con buona pace dei professionisti della critica, i dati Istat dimostrano che il Jobsact funziona. Crescono gli occupati (90 mila in più a marzo), la disoccupazione scende ai minimi da 4 anni”. Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Non basta, ovviamente. C’è da lavorare, ancora, per far ripartire questo paese. Però adesso l’Italia ha cambiato verso: abbiamo il segno più davanti, finalmente. Merito delle riforme, certo. Ma merito soprattutto dell’entusiasmo e delle energie di imprenditori e lavoratori. Adesso - continua il premier - tutti insieme, nessuno escluso, affrontiamo le nuove sfide: sbloccare i cantieri, investire nel Mezzogiorno, combattere l’illegalità, investire in cultura e ricerca.  Abbiamo tutte le condizioni per rimettere in moto l’Italia e farla tornare una grande dell’Europa: facciamolo, tutti insieme. Viva l’Italia!”.

POLETTI: UNA BELLA NOTIZIA "I dati di oggi sono una bella notizia in vista del 1° maggio. Rispetto al mese precedente, a marzo aumentano gli occupati, mentre diminuiscono i disoccupati e gli inattivi. Mi sembra la risposta migliore a chi sosteneva che il jobs act avesse già esaurito i suoi effetti positivi". Così i ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, commenta i dati Istat relativi ad occupati e disoccupati a marzo. E aggiunge: "Se poi guardiamo alle tendenze annuali, che sono quelle più significative, rispetto allo stesso mese del 2015 possiamo registrare 263mila occupati in più, 274mila disoccupati in meno, 125mila inattivi in meno. E ancora: il tasso di disoccupazione, all' 11,4% (-1,1 punti percentuali rispetto a marzo 2015) è ai minimi dal 2012. Ottimo il dato relativo al tasso di disoccupazione giovanile che, pure ancora troppo elevato (36,7%), diminuisce di 5,4 punti rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Sono tutti segnali di un mercato del lavoro che ha ricominciato a crescere in parallelo con l' avvio della ripresa dell' economia e di una ritrovata fiducia delle imprese che le stimola ad ampliare i loro organici, proseguendo con nuove assunzioni. Da sottolineare, in particolare, l' aumento dell' occupazione dipendente, che cresce di 75mila unità in un mese e di 295mila in un anno; i lavoratori dipendenti stabili aumentano di 42mila unità in un mese e di 280mila in un anno. Alla soddisfazione per questi risultati si affianca la consapevolezza che resta ancora molto da fare. Per questo continueremo con decisione nell' azione riformatrice, portando avanti le politiche per la crescita e lo sviluppo, in modo da poter promuovere più opportunità di lavoro per tutte le persone che lo stanno cercando, in particolare per i giovani".  (red - 29 apr)

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