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direttore Paolo Pagliaro

Quando in politica
vince la bugia

Quando in politica <br> vince la bugia

di Paolo Pagliaro

(2 maggio 2016) Dice che negli Stati Uniti ci sono 34 milioni di immigrati irregolari, ma in realtà sono un terzo. Sostiene che la maggioranza dei bianchi assassinati viene uccisa dai neri quando, secondo gli ultimi dati diffusi dall’FBI, l’85% circa dei bianchi viene ucciso da altri bianchi. Afferma che migliaia di arabi hanno esultato a Jersey City alla caduta delle Torri Gemelle, ma l’episodio non è mai accaduto.
Molte delle cose dette da Donald Trump, che si appresta a sfidare Hillary Clinton per la presidenza degli Stati Uniti, sono bugie. Politifact, uno dei più importanti e seri portali di factchecking al mondo, ha preso in esame 105 affermazioni del miliardario repubblicano e ha dimostrato che l’1% sono vere, il 7% quasi vere, il 14% false a metà, il 17% i quasi completamente false, il 41% totalmente false, e ben un 20% panzane inverosimili. 
Ma la capacità di distorcere dati e statistiche in modo convincente sta diventando uno dei punti di forza di Trump. Non ha importanza che le orde di messicani lanciati all’assalto della frontiera col Texas siano in realtà marocchini che cercano di varcare il confine spagnolo: lo spot elettorale funziona lo stesso, perché è efficace e verosimile.
Sostenere che il Pil americano cresce dello zero per cento mentre è al +2,5 non sembra un gran problema per un elettorato disposto a credere che Obama non bombarda l'Isis per non far salire le emissioni di CO2.
In politica la bugia – anche quella acclarata, documentata persino ammessa - non è più da tempo un ostacolo sulla via del successo, ma forse negli Stati Uniti si sta esagerando. 

 

(© 9Colonne - citare la fonte)