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direttore Paolo Pagliaro

L’industria fiorente
dei sex toys

L’industria fiorente <br> dei sex toys

di Paolo Pagliaro

(11 maggio 2016) La strenna natalizia per i dipendenti di un’azienda del Vicentino, l’anno scorso per la prima volta non è stato il panettone ma una confezione di giocattoli sessuali, meglio noti come sex toys. E’ stata una novità assoluta, e poiché se ne è occupato il Corriere del Veneto altre aziende hanno deciso di seguire l’esempio e ora stanno fioccando le prenotazioni per il prossimo Natale.


Pare che nel mondo il fatturato  degli aggeggi per il benessere sessuale abbia raggiunto i 15 miliardi di dollari. I cinesi sono naturalmente all’avanguardia, viste le dimensioni del mercato interno e i circa 300 mila sexy shop ufficialmente censiti. Ma ci sono aziende di successo anche in Europa. La svedese Lelo, fondata a Stoccolma dieci anni fa da tre ingegneri intenzionati a creare prodotti di lusso per il piacere femminile, è diventata un marchio di design internazionale con 9 sedi, 3 centri di distribuzione e 500 dipendenti in tutto il mondo, e l’anno scorso ha venduto dieci milioni di pezzi in oltre 50 paesi.


Per chi non ha soldi da spendere, ci sono buone soluzioni fai-da-te. Scrive il settimanale Donna Moderna che essere creativi nel sesso vuol dire saper vedere le potenzialità erotiche di ogni situazione e oggetto. E spiega a quanti diversi usi eccitanti si presta un piumino per spolverare , una collana di perle, una spazzola, una cravatta o un foulard.
Le vendite dei sex toys sono esplose dopo il successo planetario della serie “Cinquanta sfumature di grigio”, versione cartacea e versione cinematografica, che ha fatto diventare l'erotismo un argomento di conversazione  quotidiana e ha indotto all’emulazione milioni di persone, soprattutto donne. 


Si registrano anche indesiderati effetti collaterali, come l’allarmante aumento di incidenti per un uso malaccorto o eccessivo dei nuovi giocattoli. Secondo il Washington Post  le lesioni legate ai sex toys sono aumentate tanto rapidamente, da aver superato negli ospedali americani la soglia di rilevanza statistica.  E ora che gli editori di 28 paesi hanno stampato “Maestra” di Lisa Hilton,  che pare faccia impallidire “Cinquanta sfumature di grigio”, nei pronto soccorsi prepariamoci al peggio.

(© 9Colonne - citare la fonte)