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direttore Paolo Pagliaro

Se muore Equitalia
chi riscuote le tasse?

Se muore Equitalia <BR> chi riscuote le tasse?

di Paolo Pagliaro

(20 maggio 2016) Equitalia nacque con un altro nome dieci anni fa per volere di Berlusconi e Tremonti, che rottamarono il vecchio e inefficiente sistema della riscossione affidata a 42 concessionari privati, e trasferirono a una società di proprietà pubblica il compito di recuperare le tasse non pagate.
In questi dieci anni Equitalia si è conquistata una impopolarità che non è spiegabile solo con la natura della sua missione,  ma anche con il modo con cui spesso l’ha interpretata. Applicando meccanicamente regole che prevedono esecuzioni, pignoramenti, ipoteche, sequestri conservativi senza la capacità di distinguere tra chi non vuol pagare e chi non può.  E incassando quel 3 o 6% di aggio dal contribuente che ha ricevuto la cartella o l’avviso esecutivo, una tassa sulla tassa sconosciuta ai contribuenti tedeschi, francesi o britannici.
Da tempo si dava per scontato che Equitalia dovesse prima o poi concludere la sua missione. La novità è che adesso per la soppressione c’è anche  un data, che Renzi  ha indicato nel 2018. 
Naturalmente il lavoro sporco di cercare di incassare le tasse non pagate qualcuno lo dovrà pur sempre fare.
L’anno scorso, anche grazie al ricambio dei vertici,  questo lavoro è stato fatto bene e ha fruttato allo Stato più di 8 miliardi di euro, con un incremento dell’11% rispetto al 2014.  Ne hanno beneficiato  non solo il Tesoro ma anche l’Inps , oltre 6 mila Comuni  e molte   Regioni, Casse di previdenza, Camere di commercio   Per tutti riscuote Equitalia e non si sa chi lo farà in futuro.
Spetterà al governo decidere se l’attività di riscossione dovrà essere trasferita all’agenzia delle Entrate o se passerà sotto il controllo di Palazzo Chigi. Conoscendo Renzi, la seconda ipotesi è più probabile.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)