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direttore Paolo Pagliaro

TERRORISMO, GRASSO: SERVE PIU' COOPERAZIONE

TERRORISMO, GRASSO: SERVE PIU' COOPERAZIONE

 

"Gli attacchi terroristici degli ultimi mesi hanno messo drammaticamente in luce la nostra comune incapacità di prevenire e di reagire efficacemente agli eventi. Colpa dell' insufficienza e inefficienza della cooperazione giudiziaria, informativa e di polizia, e della sottovalutazione della marginalità e delle diseguaglianze che rendono le nostre società più vulnerabili al crimine, all' illegalità e al radicalismo. Io sono convinto che questa consapevolezza imponga di rivedere le posizioni, legittime ma poco lungimiranti, di chi vuole far prevalere gli interessi nazionali su quelli comuni. Noi dobbiamo pensare strategicamente e ambiziosamente a dare piena e sincera esecuzione agli strumenti di cooperazione già esistenti, affermando una cultura della cooperazione che si costruisce attraverso il lavoro congiunto che genera fiducia reciproca. Servono soluzioni legislative innovative, ben oltre il mutuo riconoscimento, tenendo però a mente che nessun asserito stato di emergenza può giustificare compressioni immotivate di diritti e libertà". Lo dice il presidente del Senato Pietro Grasso, nel suo intervento in occasione della Conferenza dei Presidente dei Parlamenti dell' Unione europea" in Lussemburgo.

In questa prospettiva, è prioritario anche il rafforzamento della cooperazione istituzionale giudiziaria e di polizia. Credo sia un successo il consenso raggiunto fra il Parlamento e il Consiglio su Europol, che diventerà un' Agenzia dell' Unione europea per la cooperazione di polizia. Avremmo potuto essere più ambiziosi, è vero, ma adesso è importante attuare il risultato conseguito, anche utilizzando il lavoro del gruppo di controllo parlamentare. Sono consapevole delle istanze di riservatezza che la materia comporta, ma penso che la strategia di sicurezza europea debba riconoscere ai Parlamenti adeguati spazi di verifica dell' operato dei governi e partecipazione alla definizione degli indirizzi politici, per garantire la corretta rappresentazione degli interessi dei nostri cittadini. A noi spetterà interpretare con il giusto livello di ambizione e di responsabilità questo nuovo strumento di cooperazione interparlamentare".

 

La cooperazione giudiziaria presenta ancora troppe incognite. Un primo obiettivo riguarda la proposta di direttiva ora all' esame del legislatore europeo in materia di lotta al terrorismo. A questo proposito, io penso che non sia utile né possibile dilatare oltremisura l' area delle incriminazioni penali a tutela anticipata, mentre è determinante rafforzare gli strumenti di cooperazione giuridica e operativa. Il fenomeno terroristico che ci troviamo ad affrontare ha caratteri diversi da quelli cui eravamo abituati e richiede un complesso di interventi: militari per ridurre la capacità di attacco simmetrica dell' ISIS in Medio oriente; finanziari per colpire le risorse economiche dell' organizzazione; giudiziari, informativi e investigativi per reprimere e prevenire gli attentati asimmetrici in Europa; politici per preparare nuovi assetti istituzionali nell' area idonei a garantire equilibrata tutela a tutti gli interessi etnici, sociali e confessionali. Il secondo obiettivo è la riforma di Eurojust e l' istituzione della Procura europea, su cui non si sono registrati significativi progressi".

(24 mag - Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)