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direttore Paolo Pagliaro

Candidati, parlateci
degli asili nido

Candidati, parlateci <br> degli asili nido

di Paolo Pagliaro

(24 maggio 2016) Nel rapporto annuale dell’Istat presentato venerdì c’è un paragrafo dedicato agli asili nido. La premessa è che i paesi che più investono negli asili nido sono quelli che hanno un miglior ritorno dal punto di vista dei futuri esiti scolastici e della riduzione delle disuguaglianze. E’ dimostrata anche l’influenza positiva dei nidi sullo sviluppo psicologico dei bambini, e sull’intero percorso di vita delle persone, a cominciare dalla possibilità di conciliare famiglia e lavoro.

Peccato che in Italia i bambini di età compresa fra 0 e 2 anni che usufruiscono di questo servizio comunale siano solo il 13% del totale, peraltro con forti con differenze territoriali, visto che si va dal 4% nel Sud al 18,5 nel Centro Italia. In una spesa pro capite che è andata recentemente diminuendo spiccano i 237 euro stanziati per ogni bambino dall'Emilia-Romagna contro i 20 euro della Calabria.

La riduzione di spesa a carico dei Comuni è in buona parte compensata dall’aumento della compartecipazione pagata dalle famiglie ma questo non basta a risolvere il problema di fondo, che è la carenza di strutture, in alcune città davvero drammatica.

Commentando il raddoppio del bonus bebè di cui ha parlato il ministro Lorenzin, l’economista Setfano Micossi osserva su inpiu.net che non servirà a molto mettere un altro po’ di soldi in tasca alle famiglie, se i servizi per l’infanzia restano nello stato attuale.

Servono nidi e scuole materne con orari lunghi, che non chiudano nei mesi estivi. Servono servizi pediatrici di sostegno disponibili sul territorio, vicino a casa e sempre aperti. Servono anche più comprensione e flessibilità nei luoghi di lavoro, ancora insufficienti.

Sarebbe utile che i candidati ne parlassero, assumendo qualche impegno, nelle due settimane di campagna elettorale che ci separano dal voto nelle città.

(© 9Colonne - citare la fonte)