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Dopo il Campidoglio
Palazzo Chigi?

Dopo il Campidoglio <br> Palazzo Chigi?

di Paolo Pagliaro

(6 giugno 2016) Non ha molto senso ragionare sulla tenuta dei partiti in una tornata elettorale in cui i partiti avevano deciso, come direbbe Renzi, di non metterci la faccia. Ieri il 73% dei simboli faceva riferimento a liste civiche e solo il restante 27 alle forze politiche nazionali. Il simbolo del Pd era presente in non più del 10% dei comuni. E’ però possibile trarre indicazioni generali dal voto nelle due grandi città - Roma e, Milano – dove i grandi partiti erano tutti ai nastri di partenza.
Qui il risultato è molto chiaro e Demopolis lo ha riassunto ragionando sui flussi. A Roma il PD con poco più del 17%, perde oltre 250 mila voti rispetto alle Politiche. Il Movimento 5 Stelle, con il 35%, doppia di fatto il Partito Democratico, pur conquistando 18 mila voti in meno rispetto al febbraio 2013. Anche rispetto alle Comunali il PD perde 65 mila voti, cioè circa un quarto di ciò che aveva. Il Movimento 5 Stelle ne guadagna invece 280 mila.
A Milano il risultato dei 5 Stelle è molto più modesto e non li porta al ballottaggio. Ma anche qui il Pd perde 24 mila voti risetto alle comunali e i 5 Stelle ne guadagnano 33 mila. I 5 Stelle sono il primo partito a Roma e Torino, sfiorano il 20% a Bologna, hanno risultati più modesti ma non irrilevanti altrove.
Hanno di fatto una forza equivalente a quella del centro sinistra e del centro destra. Contro entrambi giocheranno la partita dell’Italicum, che mette in palio il ballottaggio e un premio di maggioranza che consegnerà al vincitore i palazzi del potere. Il Campidoglio può diventare un trampolino formidabile per conquistare Palazzo Chigi, grazie a una legge elettorale che a questo punto sembra cucita su misura per i 5 Stelle.

(© 9Colonne - citare la fonte)