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direttore Paolo Pagliaro

Da Roma a Londra
vincono gli esclusi

Da Roma a Londra <BR> vincono gli esclusi

di Paolo Pagliaro

24 giugno 2016) Ogni ora – grazie a Trenitalia e Italo - ci sono quattro o cinque convogli ad alta velocità che collegano Roma, Bologna, Milano e qualche volta Napoli e Torino. Chi è diretto altrove si arrangia come può. Le città un tempo toccate dai treni intercity come Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Prato, Latina, sono “saltate” da un servizio che ora è no stop. Sembra ormai incolmabile il divario tra l’Italia agganciata all'alta velocità e l’Italia del tutto o parzialmente sconnessa, come il Sud sotto Salerno o le direttrici adriatiche e tirreniche.

Il fatto che la maggioranza degli italiani non viva lungo la linea dell’alta velocità sembra trascurabile. Nel racconto dei media lo splendore dei collegamenti veloci oscura la miseria del trasporto locale.

Tutto ciò ha però a che fare con la rivoluzione che in queste settimane sta cambiando il profilo politico del nostro Paese. E’ come se l’Italia dei molti si stesse coalizzando contro l’Italia dei pochi.

L’aumento delle disuguaglianze è uno dei tratti distintivi di questo inizio millennio. L’1% più benestante degli italiani detiene il 15% della ricchezza, praticamente il triplo rispetto al 40% più povero. I dieci uomini più ricchi dispongono di un patrimonio pari a quello di 500mila famiglie operaie. Marchionne guadagna 6.400 volte lo stipendio di un operaio FIAT, ma è un unicum. Frequente invece è il caso del manager che nel 1970 guadagnava venti volte più di un operaio, e ora è arrivato a superare le 250 volte. I figli dei ricchi sono più probabilmente ricchi e i figli dei poveri sono più probabilmente poveri. Chi si può pagare il medico viene visitato in un giorno, chi si rivolge agli ambulatori della Asl può aspettare mesi. I consumi di lusso sono esplosi, quelli alimentari sono tornati ai livelli del 2008. Aumentano anche le disuguaglianze generazionali, tra chi la pensione ce l’ha e chi non l’avrà mai.

Maggioranza nella società, gli esclusi e i discriminati stanno diventando maggioranza politica: forse è questa la novità, in Italia come nel Regno Unito

(© 9Colonne - citare la fonte)