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direttore Paolo Pagliaro

Civitafestival, 400 anni di Shakespeare con Glauco Mauri

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

 Civitafestival, 400 anni di Shakespeare con Glauco Mauri

CIVITAFESTIVAL, 400 ANNI DI SHAKESPEARE CON GLAUCO MAURI

1616 – 2016: nel quattrocentesimo anniversario della morte del drammaturgo inglese, il 22 luglio a Civita Castellana (Viterbo), per Civitafestival, arriva “Serata Shakespeare”:  Il canto dell’usignolo. Sul palco un grande del teatro italiano, Glauco Mauri - uno degli artisti più amati e autorevoli della prosa italiana- per presentare lo studio compiuto sulla produzione di Shakespeare assieme all’attore Roberto Sturno; i due, saranno accompagnati da musiche originali, composte ed eseguite in scena dal pianista Giovanni Zappalorto, già Maestro del Teatro dell’Opera di Roma. In un excursus dell’opera shakespeariana - con brani tratti da Enrico V, Come vi piace, Riccardo II, Timone d’Atene, Giulio Cesare, I Sonetti, Re Lear e La Tempesta- i protagonisti della serata daranno voce all’immortale firma del poeta inglese, “l’usignolo” che con il suo canto parla della vita di ciascuno di noi. «Il canto dell’usignolo» è una breve favola di Gotthold Ephraim Lessing. Un pastore, in una triste sera di primavera dice a un usignolo – «Caro usignolo, perché non canti più? Te ne stai muto da tanto tempo. Il tuo canto mi teneva compagnia: era così dolce, mi aiutava nei momenti di tristezza, mi era di tanto aiuto. Perché, caro usignolo, non canti più ?»  «Ahimè – rispose l’usignolo – ma non senti come gracidano forte le rane? Fanno tanto tanto chiasso e io ho perso la voglia di cantare. Ma tu non le senti ?»  «Certo che le sento – rispose il pastore – ma è il tuo silenzio che mi condanna a sentirle». Chi ha il dono di cantare quindi canti, per non condannarci a sentire il tanto gracidare della banalità e della volgarità che ci circonda. C’è tanto chiasso intorno a noi che abbiamo bisogno che si alzi un canto di poesia e di umanità.  L’appuntamento con Shakespeare e la Compagnia Mauri-Sturno, dunque, è per venerdì 22 luglio 2016, alle ore 21.30, all’interno del fitto programma di Civitafestival, ormai giunto alla sua XXVIII edizione.      (red)

PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA "GIRLS LIKE THAT"

Definito dal Guardian “un’indagine onesta su una generazione di non-sorelle” in grado di porre “domande scomode”, arriva a Roma e per la prima volta in Italia, Girls Like that, dell’autore inglese Evan Placey. Interpretato da Flaminia Cuzzoli, Flavia Mancinelli, Diletta Maselli e Ottavia Orticello, con la regia di Emiliano Russo, l’opera sarà ospitata dai Giardini della Filarmonica, all’interno della manifestazione I solisti del teatro, giovedì 28 luglio alle ore 21.30. Ragazze, ragazzi, femminismo, amicizia, percezione di sé e del branco, cyber bullismo e responsabilità individuale: sono questi i temi affrontati da Evan Placey in Girls Like That, promosso in Italia dall’Associazione di promozione sociale Upnos, con il patrocinio  dell´Accademia Nazionale d´Arte Drammatica "Silvio d´Amico"Teatro. Un’opera coinvolgente, stimolante e quanto mai attuale, che esplora come il concetto di femminismo sia cambiato nel corso del tempo e cosa questo significhi per le nuove generazioni, le generazioni digitali. Un testo pieno di spunti – dal crimine ai social network, passando per il cyberbulling-  che coinvolgono tutti e, soprattutto, i giovani. Quando una foto di Scarlett nuda si diffonde in pochi minuti per tutta la scuola e sui social network, la reazione delle sue compagne è spietata. Le ragazze infatti, precedentemente sue intime amiche, prendono le distanze da Scarlett, mostrandosi in tutta la loro perfidia e facendo emergere le loro paure sul rendere pubbliche la propria immagine e la propria sessualità. E quando anche la foto di Russel – il ragazzo più cool di tutta la scuola- diventa virale, viene altresì svelato il diverso trattamento a cui vengono sottoposti i due sessi. Quanto a lungo potrà rimanere in silenzio Scarlett? GIRLS LIKE THAT, considerato in Inghilterra un esempio di teatro-ragazzi, trova oggi in Italia un placement di più ampia risonanza come teatro civile, dalla commedia brillante allo stand-up, passando per il devising theatre. Evan Placey è il drammaturgo di riferimento del National Theatre, dal 2010 a oggi ha vinto il King’s Cross Award per la Nuova Drammaturgia, Canada’s RBC National Playwriting Competition, Samuel French Canadian Play Contest, Brian Way Award 2012 ed altri premi. La prima italiana di Girls Like That sarà a Roma, presso i Giardini della Filarmonica, Via Flaminia 118, il 28 luglio 2016 alle ore 21.30. (red)

 

OMAGGIO A SHAKESPEARE NEGLI SCAVI DI SEPINO

In occasione dei 400 anni della morte di William Shakespeare, la spettacolare cornice degli scavi archeologici di Altilia a Sepino (Campobasso) sarà lo scenario di un festival interamente dedicato alla figura e all'arte del più grande drammaturgo di tutti i tempi. Dal 30 luglio al 7 agosto il Teatro del Loto e la Fondazione Molise Cultura, in collaborazione con la Soprintendenza per Beni archeologici del Molise, la Cineteca Nazionale e l'Associazione MEMO, propongono “Altilia Samnium Festival. Shakespearando, e non solo!”, rassegna italiana sul teatro elisabettiano mirata a valorizzare tanto la produzione teatrale del periodo quanto il patrimonio archeologico e turistico del Molise e dei territori annessi. Altilia, posta alle pendici del Matese, sembra rappresentare in pieno la poetica “da sogno” shakespeariana, con i suoi impareggiabili panorami che corrono dall’età sannita a quella romana, da quella medievale e pastorale fino al Settecento. Il suo teatro, dotato di case coloniche settecentesche poste a raggiera sopra la cavea romana, richiama in modo straordinario il Globe Theatre quasi ne fosse una sua reinvenzione in pietra. Il programma che avrà luogo in tale ambientazione prevede il debutto assoluto del “Re Lear” proposto dalla Compagnia del Loto, diretto e interpretato da Stefano Sabelli e che si avvale  della nuovissima traduzione di Alessandro Serpieri.  Altri appuntamenti, dedicati soprattutto alla scrittura più poetica e intima di Shakespeare, saranno “Lo Stupro di Lucrezia”, tratto dal poemetto omonimo messo in scena e interpretato in forma di concerto da Valter Matosti, e “Dichiaro Guerra al tempo” tratto dai Sonetti, con Manuela Kustermann e Melania Giglio, a cura di Daniele Salvo e con le musiche di Pink Floyd, David Bowie, Queen e Rolling Stones. Altro progetto del festival, tutto musicale, è il concerto per piano solo che Simone Sala dedicherà alle colonne sonore di film e opere shakespeariane, quali la colonna sonora di “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli e del “Sogno di una notte di mezz’estate” di Felix Mendelssohn. Presente anche il cinema con la proiezione della versione restaurata di un capolavoro assoluto come “Othello” di Orson Welles, messo a disposizione dalla Cineteca Nazionale: una scelta decisamente consona all’ambientazione, dal momento che il film fu girato in alcuni dei più suggestivi siti storici e archeologici italiani. In collaborazione con l’Associazione Memo, il Teatro del Loto proporrà inoltre un programma d’animazione dedicato al pubblico dei più piccoli, “Shakespeare in the box”, ispirato ai più famosi personaggi del Bardo interpretati dagli stessi bambini, ed un ciclo di passeggiate archeologiche negli scavi, al tramonto, con aperitivo prima dell’inizio degli spettacoli. Fuori programma, a conclusione della rassegna, sarà allestita “La locandiera”, per la regia di Sabelli, che vede protagonisti Silvia Gallerano e Claudio Botosso: una produzione della Compagnia Teatri Molisani che ha recentemente riscosso numerosi consensi al Festival Asti Teatro.(red)

 

IL LAVORO DELL’ATTORE, RUGGERO CAPPUCCIO DIALOGA CON LUCA ZINGARETTI

Un Festival tra gli affascinanti borghi storici del Cilento che apre un’indagine sull’ambiente, sulla legalità, sulle scienze e sulle arti. Una manifestazione aperta gratuitamente al pubblico che coinvolge le bellezze paesaggistiche di otto comuni della provincia di Salerno: Sessa Cilento, Serramezzana, Stella Cilento, Castellabate, Omignano, S. Mauro Cilento, Montecorice, Torchiara. Anche quest’anno Segreti d’Autore - dal 25 luglio al 14 agosto 2016 - si propone come osservatorio civile dei rapporti tra il patrimonio culturale italiano e studiosi, scrittori, associazioni, musicisti, attori impegnati per la sensibilizzazione del connubio uomo – territorio. Il Festival della Legalità, dell’Ambiente, delle Scienze e delle Arti, inaugurerà la sesta edizione nel mese di luglio. Il 25, a Valle di Sessa Cilento, Il lavoro dell’attore, Ruggero Cappuccio dialoga con Luca Zingaretti sulla sua esperienza di attore teatrale, cinematografico e televisivo. A Zingaretti sarà conferito il Premio Segreti d’Autore 2016, opera realizzata da Mimmo Paladino. Tra gli appuntamenti più significativi del Festival si segnalano: il 4 agosto nel Castello di Castellabate, La signora della scena, incontro dialogato tra il direttore artistico Ruggero Cappuccio e Isa Danieli; Il contrario della paura, in scena il 5 a Serramezzana, sarà il tema affrontato dal Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Nella sezione musica il 7 agosto, sempre a Serramezzana, Peppe Servillo e i Solis String Quartet; il 9, a S. Mango/Sessa Cilento, nella splendida cornice delle mura quattrocentesche di S. Maria degli Eremiti, il concerto di Enzo Avitabile e i Bottari; il 10, a Ortodonico/Montecorice, nella storica piazza Amoresano, il Trio Servillo, Mangalavite, Girotto; l’11, presso il settecentesco Palazzo de Conciliis di Torchiara, James Senese in concerto. Il festival si chiuderà il 14 agosto a Serramezzana con un incontro sul tema della creatività tecnologica: Un mito italiano. Storia della Ferrari, che segna il dialogo con l’ingegnere progettista Nicola Materazzi al centro delle attività storiche della nota industria automobilistica.  Sette le prime teatrali nazionali ospitate dal Festival. Nel settecentesco Palazzo Coppola di Valle Cilento: Sangue matto, in scena il 27 luglio, lettura spettacolo con la regia di Nadia Baldi tratta dall’omonimo romanzo di Lucrezia Lerro, Edizioni Mondadori; il 28, L’Agnello di Dio, di e con Angelo Colosimo; il 30, I funeracconti, performance di Gea Martire tratta dal libro di Benedetta Palmieri, Feltrinelli Editore; l’1 agosto, L’arte italiana del furto, uno spettacolo di e con Ruggero Cappuccio, che indaga sulla sparizione della Natività di Caravaggio avvenuta a Palermo nel 1969. La suggestiva piazza XX Settembre di Serramezzana ospita invece, il 31 luglio, Suoni lontani dalle città fantasma, spettacolo di e con Claudio Di Palma, ispirato alle Città invisibili di Calvino. S. Mauro Cilento, l’8 agosto, è la location di Teresa zum zum, un monologo brillante con Franca Abategiovanni su testo di Cesare Belsito.(red)

 

“MAMMA..ZZO” DI FEDERICA CIFOLA AI SOLISTI DEL TEATRO

Lunedì 25 luglio – nell’ambito della XXIII edizione de I Solisti Del Teatro, manifestazione che si tiene nei Giardini della Filarmonica Romana fino al 7 settembre - Federica Cifola salirà sul palco con il suo “Mamma..zzo”: uno spettacolo ironico e divertente che riflette sul ruolo della madre. “Avete mai provato a: fare la spesa, allattare, chattare, twittare, cambiare un pannolino, lavorare, preparare la cena, le pappette, svegliarsi di notte perché  un frugoletto piange…tutto lo stesso giorno, sapendo che il giorno dopo...tutto questo accadrà di nuovo? Dice: ma lo fanno tutte le mamme Rispondo: ma io pensavo che scherzassero! Che bello diventare mamma, da donna grande, adulta, consapevole. E’ bello…perché non sei più una ragazzina! Appunto! Non sei più una ragazzina e non ce la fai a spingere la carrozzina…e  tra un po’, al parco, sarà tua figlia a spingere la tua”. Con la maternità cambia tutto: il ristorante deve avere per forza un clown all’ingresso, il cinema è solo una serie infinita di ere glaciali, la canzone che canticchi sempre è la sigla di Peppa Pig e il massimo della sessualità che rimane con tuo marito, è un abbraccio voluttuoso nell’intimità dell' alcova...stando ben attenti però a non schiacciare quel bambino che da quando è nato, dorme fisso in mezzo a voi. Federica Cifola, nello spettacolo, ironizzerà sul ruolo di madre, ponendosi dubbi e inquietanti interrogativi, analizzando anche i percorsi di alcune mamme famose della storia, della politica e dell’attualità: dalla mamma di Nerone alle prese con un bambino “focoso”, alla mamma di Renzi alle prese con un figlio che rottamava i vecchi giocattoli. (PO /red)

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