Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Lucca rende omaggio
all’Orlando Furioso
con Antonio Possenti

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Lucca rende omaggio <br> all’Orlando Furioso <br> con Antonio Possenti

Nel febbraio del 1522 Ludovico Ariosto fu inviato a Castelnuovo con l’arduo compito di governatore della Garfagnana, da poco annessa al Ducato Estense di Ferrara, e in questa regione turbolenta, abitata da una popolazione fiera e indomita, infestata da banditi, trascorse tre anni dimostrando grandissime abilità politiche e pratiche. La Rocca dove abitò porta ancora il suo nome. E questi luoghi lo ricordano oggi, sotto il patrocinio del Comitato nazionale per il quinto centenario della prima edizione dell’Orlando Furioso, con mostre, convegni ed altre iniziative che proseguiranno per tutto l’anno. In particolare fino al 31 agosto, nella Fortezza di Montalfonso, ultima roccaforte difensiva del Ducato di Ferrara, costruita tra gli anni ‘70 e ‘80 del Cinquecento a guardia del confine con le vicine terre di lucchesia, si tiene la mostra di Antonio Possenti “Altrove e altri luoghi. Occasioni e suggestioni dall’Orlando Furioso”. L’artista lucchese presenta per l’occasione un’inedita galleria di personaggi ariosteschi, tratta dalla sua personalissima lettura del Furioso: da Orlando ad Angelica, da Rinaldo a Sacripante, Astolfo, Marfisa, Gradasso, inserendo nella lista anche il brigante Moro, grande antagonista del ‘governatore’ Ariosto nella Garfagnana del primo ‘500.

TORINO: IL PALAZZO IMPERIALE DI PETERHOF

La mostra “Meraviglie degli Zar. I Romanov e il Palazzo Imperiale di Peterhof”, che si tiene alla Reggia di Venaria fino al 29 gennaio, ripercorre lo splendore di uno dei complessi di palazzi e fontane più sontuosi d'Europa: grandi proiezioni, immagini e un centinaio di opere tra dipinti, abiti, porcellane, arazzi ed oggetti preziosi provenienti dalle sale auliche di Peterhof, rievocano una delle più importanti e prestigiose residenze dei Romanov, oggi meta principale del turismo culturale in Russia. Sito in un grande parco sulle rive del Mar Baltico vicino a San Pietroburgo, il primo palazzo di Peterhof fu costruito da Pietro il Grande (da cui ha origine il nome), al quale si aggiunsero nel corso degli anni altri splendidi edifici e giardini voluti dai successivi sovrani russi, da Caterina la Grande fino a Nicola II. Il percorso di visita si apre con una presentazione di Peterhof e dei personaggi che lo abitarono, a cominciare dal grande arazzo di Pietro il Grande. Una selezione poi di opere ed oggetti, acquistati dai Romanov durante i loro viaggi in Europa negli spettacolari Gran Tour e di quelli invece commissionati dagli Zar agli artisti e artigiani russi, ricostruiscono in mostra lo sfarzo della corte russa ed i rapporti intercorsi nell'arco dei secoli tra i Romanov ed i Savoia.

ASCOLI PICENO: FRANCESCO NELL’ARTE

Alla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, fino al 31 luglio, si tiene la mostra “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”, prima delle quattro grandi mostre che la Regione Marche dedica al Giubileo della Misericordia. Un’occasione di avere un raffronto sull’iconografia di San Francesco, da Cimabue al Piazzetta, che non è stata, al contrario di altri Santi, univoca. Una ricerca anche sulle diverse raffigurazioni del saio, della postura, la tonsura e le stigmate. Ma sarà anche un modo per conoscere l’arte francescana di Ascoli Piceno dove Francesco sostò più di due mesi, 800 anni fa, nel 1215 per la sua predicazione convincendo a seguirlo molti rampolli delle più nobili famiglie ascolane. Grazie ai prestiti richiesti ai maggiori musei italiani, sarà possibile ripercorrere l’evoluzione della figura di Francesco nella pittura dal Medioevo alla Controriforma, quando, in base alle norme relative all’arte sacra sancite in occasione del Concilio di Trento, venne ribadita la necessità di rappresentarlo rispettando la tradizione iconografica stabilita fin dal XIII secolo. Il fondatore dell’ordine francescano è stato rappresentato dai maggiori artisti italiani e stranieri, a partire da alcuni tra i più autorevoli esponenti dell’arte gotica che ebbero modo di conoscerlo o di ricevere dai suoi più diretti seguaci informazioni attendibili circa il suo aspetto fisico. Nelle tavole dipinte da Margaritone d’Arezzo, da Bonaventura Berlinghieri e da Cimabue viene dunque fissato un modello rappresentativo al quale si sono attenuti gli artisti dei secoli successivi. Esposti anche due capolavori già presenti nelle raccolte comunali: la grande tela di Tiziano raffigurante San Francesco che riceve le stigmate e la tavola di Cola dell’Amatrice raffigurante il santo di Assisi con altri confratelli. Idealmente la mostra trova un suo sviluppo nella Sala del piviale dove è esposto il prezioso paramento liturgico ricamato in opus anglicanum donato alla città di Ascoli da Papa Nicolò IV (1288-1292), primo francescano ad essere asceso alla cattedra di san Pietro.

A ROMA “LUCIO DALLA, IMMAGINI E SUONI”

È stata inaugurata a Roma presso la sala Zanardelli del Vittoriano la prima mostra monografica italiana dedicata al genio artistico di Lucio Dalla, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini. La mostra dal titolo “Lucio Dalla, immagini e suoni”, a cura di Ernesto Assante, vuole offrire un vero e proprio percorso narrativo monografico dedicato all’artista bolognese, a quasi cinque anni dalla sua scomparsa. A caratterizzare l’esposizione, non solo i sensazionali scatti dei grandi fotografi Giovanni Canitano, Guido Harari, Fabio Lovino, Carlo Massarini, Fausto Ristori e Luciano Viti, ma anche una studiata colonna sonora con alcuni dei più grandi successi dell’artista e la proiezione di “Senza Lucio”, il film documentario di Mario Sesti. Le foto esposte nella mostra raccontano aspetti privati, personali, meno spettacolari, ma non meno eloquenti dell’universo Dalla. La mostra rimarrà aperta fino al 2 ottobre ed è parte integrante della rassegna estiva gratuita "Vittoriano, appuntamenti d’arte e musica”, che si svolge dal 1 luglio al 30 settembre presso la Terrazza Panoramica del Vittoriano e comprende concerti Jazz e incontri con i protagonisti dell’arte contemporanea. Momenti magici di arte e di cultura, fortemente voluti dal direttore del Polo Museale del Lazio Edith Gabrielli, da vivere in uno dei monumenti più significativi della Capitale.

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