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TERRA FUOCHI, PARROCO DI CAIVANO: UN INFERNO

TERRA FUOCHI, PARROCO DI CAIVANO: UN INFERNO

"Caro ministro, mercoledì a Gricignano di Aversa -a pochi passi dalla mia parrocchia di Caivano -sono andati in fumo centinaia di tonnellate di rifiuti ammassati nella Eco Transider, meglio conosciuta come 'fabbrica della puzza". Da giorni questo luogo infernale è presidiato da cittadini esasperati. Mi creda, questo luogo è una sorgente di fetori acidi, nauseabondi, stomachevoli. Naturalmente mercoledì ero con i parroci e il popolo, sfiniti ed esasperati oltre ogni misura. Da giovedì mattina ho un ritorno di asma. Faccio fatica a respirare. Ho fatto fatica anche celebrare la santa Messa. Il pensiero corre ai nostri bambini, agli anziani, agli ammalati. Ministro, nella ‘Terra dei fuochi’ non è cambiato niente. Chi dice il contrario mente”. Si apre così una lettera aperta di don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che da tempo lotta contro il degrado ambientale, al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, pubblicata da Avvenire. E prosegue: “Gli italiani che hanno la sventura di vivere in queste terre si sentono dimenticati dallo Stato. Per ciò che respirano, ma non solo. Manca la manutenzione delle strade. Le bretelle che portano alle superstrade somigliano a viottoli di campagna: l'erba alta arriva fin quasi al centro delle carreggiate. Manca la vigilanza sulle zone industriali. Manca la tracciabilità dei rifiuti industriali e ospedalieri. L'evasione fiscale, cui faceva riferimento il presidente della Repubblica Mattarella nel discorso di fine anno, per la nostra gente si trasforma in malattie e morte. I cittadini onesti pur pagando le tasse per lo smaltimento dei rifiuti urbani, non godono dei benefici promessi”. E si chiede: “Perché gli incendi di migliaia di vecchie auto ammassate senza alcuna protezione, sono avvenuti questa estate solo in queste aree della Campania? Perché i roghi tossici continuano a bruciare solo nella ‘Terra dei fuochi’? Provi, ministro, a mettere insieme roghi tossici, 'fabbriche della puzza", rifiuti interrati, discariche abusive. Provi a pensare ai malati oncologici che faticano a essere visitati negli ospedali, quasi tutti proiettati verso i servizi a pagamento dell’intramoenia. Aggiunga la disoccupazione che affama, il lavoro in nero che umilia, la follia camorrista che paralizza. Provi a pensare quanta fatica fanno le persone oneste e responsabili a mantenersi tali. Sappia che di nuovo questa gente onesta e responsabile, laboriosa e buona viene rapinata l'aria. L'aria, ministro, non il conto in banca, non la macchina in garage. Mi fanno piangere i bambini costretti a scendere per le strade gridando ‘Vogliamo vivere’. Vivere è un diritto, nessuno dovrebbe invocarlo. Quel che mi fa più male è che non ho sentito le istituzioni chiedere la collaborazione dei cittadini. Le assicuro che volontà e impegno non mancano, nonostante la lunga catena di delusioni. Ma è grave quando gli stessi cittadini non ricevono risposte. A questa gente la Chiesa campana continua a chiedere rispetto per le istituzioni e di sperare contro speranza. Torni qui, ministro Galletti. Venga a vedere come viene ancora maltrattato e avvelenato l'ambiente nella ‘Terra dei fuochi': Dio la benedica”.

(red)

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