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direttore Paolo Pagliaro

“Gli occhi di Borges”,
l’ultimo romanzo
di Giovanni Ricciardi

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

“Gli occhi di Borges”, <br> l’ultimo romanzo <br> di Giovanni Ricciardi

“GLI OCCHI DI BORGES” DI GIOVANNI RICCIARDI

“Gli occhi di Borges” - romanzo di Giovanni Ricciardi edito da Fazi - è il titolo di una celebre rubrica di oroscopi tenuta da un famoso astrologo su un’importante rivista italiana. Una giovane liceale, Vanessa, che vive con la madre Anita in un elegante appartamento del quartiere Esquilino a Roma, ottiene la possibilità di fare uno stage presso la redazione della rivista. Da quel momento, però, la sua vita cambia: la ragazza si chiude in sé stessa, preda di fobie e di un mutismo assoluto, fino a non voler più uscire di casa. La madre, sconcertata e confusa, si accorge poco a poco che questa melancolia non è solo il frutto di una crisi adolescenziale, ma è legata a incontri e frequentazioni, dietro le quali si cela una realtà inquietante. Il commissario Ponzetti sarà chiamato a trovare il bandolo della matassa di questa intricata vicenda, in una storia giocata sul senso della libertà umana e sui suoi condizionamenti. Ma non solo. In questa sua settima indagine, Ponzetti avrà a che fare col furto di un prezioso esemplare del primo libro di poesie di Borges, trafugato dalla Biblioteca Nazionale di Buenos Aires per conto di un ignoto e ricchissimo collezionista italiano. Un mistero nel mistero, che muoverà il nostro commissario sulle tracce di una sua vecchia conoscenza: Andrea Perfetti, il ghostwriter che gli aveva dato già filo da torcere nel quarto episodio della serie, “Portami a ballare”, e che lo costringerà stavolta a un’insidiosa trasferta argentina. Le due trame del racconto s’intrecceranno soltanto all’ultimo, per combinarsi in un sorprendente finale.


FRANCESCO D’ASSISI, LA STORIA NEGATA

In “Francesco D’Assisi. La storia negata” (Laterza), Chiara Mercuri ha condotto una ricerca testarda, durata per anni e che, alla fine, ha avuto successo. Ha ricostruito così, sulla base di fonti non ufficiali, la vita e l'insegnamento di Francesco d'Assisi, un ritratto inedito dal quale emerge un uomo di profonda cultura, deciso fino alla durezza, ma amorevole verso i suoi compagni. “Il lettore faccia attenzione che, quando – nella seconda metà del Duecento – si cercherà di presentare il primitivo movimento francescano come un gruppo di uomini rustici e ingenui, si intenderà sostenere una calcolata menzogna, in quanto si trattò, invece, della primizia della gioventù cittadina – si legge in un brano del libro -, di un gruppo di giovani donne e giovani uomini facoltosi e ben inseriti socialmente che avevano i mezzi culturali e sociali per valutare appieno il peso delle loro scelte. Scelte che, infatti, si rivelarono determinanti per loro, per la loro piccola città e per l’intera società”. Chiara Mercuri si è specializzata in Storia medievale in Francia. È autrice di molti studi scientifici.

 

 

“IL BLUES DEI BUCHI NERI” DI JANNA LEVIN

Da quando nel 1916 Einstein predisse l'esistenza delle onde gravitazionali – minuscole increspature nello spaziotempo generate da eventi insondabili – la scienza si è preoccupata di indagare se tali vibrazioni possano essere registrate. Perché, in questo caso, potremmo osservare il nostro universo attraverso il suono: il “sibilo” del Big Bang, il “canto” – simile a quello delle balene – delle supernovae che esplodono, le “vibrazioni” prodotte dalla collisione di due buchi neri. Il 14 settembre 2015 la previsione di Einstein ha ricevuto una clamorosa conferma: per la prima volta due interferometri del progetto statunitense Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) hanno rivelato gli effetti di una potentissima collisione di due buchi neri avvenuta 1,3 miliardi di anni fa, e che è stata percepita sulla Terra come un lieve “tremore”. Ma forte abbastanza da provocare un vero e proprio terremoto nel campo della astrofisica. Nel libro “Il blues dei buchi neri” (Mondadori) Janna Levin racconta con divertita leggerezza e un linguaggio accessibile l'affascinante storia di un secolo di ricerca, di ipotesi teoriche e di esperimenti scientifici, ma anche di creatività, tic, aspirazioni e ossessioni, raccolta dalla viva voce di Rai Weiss, Kip Thorne e Ron Drever, i tre scienziati che hanno dato vita al progetto Ligo. Un'ambizione sperimentale nata da un'idea stravagante – misurare le onde gravitazionali facendo propagare raggi di luce tra diversi corpi e valutare il loro effetto sul tempo che la luce impiega per andare dall'uno all'altro – e diventata poi l'apice di intere carriere e di decenni di innovazione tecnologica: oggi Ligo si avvale di due osservatori, uno a Hanford (Washington) e l'altro a Livingston (Louisiana), ognuno dei quali si estende su un'area di 4 kmq, e al progetto, costato complessivamente più di 1 miliardo di dollari, collabora un team internazionale di oltre un centinaio tra scienziati e ingegneri. “Questo libro - scrive l'autrice - è una cronaca delle onde gravitazionali – una registrazione acustica della storia dell'universo, una colonna sonora che accompagna il film muto dell'astronomia – e al tempo stesso un tributo a un'impresa sperimentale donchisciottesca, epica, lacerante, un tributo a un'ambizione da folli”.

 

“FATO E FURIA” DI LAUREN GROFF

Per alcuni la vita è sogno. Lotto e Mathilde, il ragazzo d’oro e la principessa di ghiaccio – protagonisti di “Fato e furia” di Lauren Groff, edito da Bompiani con la traduzione di Tommaso Pincio - si conoscono alla fine dell’università e si sposano subito: giovani, bellissimi e innamorati, si avviano verso un destino di felicità. Lotto depone senza troppo dolore le ambizioni da attore per diventare celebre come autore teatrale, e Mathilde si rivela la moglie ideale, la musa silenziosa: lui ama le luci della ribalta e lei sceglie il riparo delle quinte, lui è fiducioso e aperto verso le persone e il futuro, lei è più oscura e sfuggente. Ventiquattro anni di matrimonio per una coppia perfetta, quella che vedono - o credono di vedere - tutti da fuori: ma basta cambiare punto di vista e la maschera cade. Il fato cala senza pietà; e Mathilde è la furia che libera un carico di rivelazioni. Con la sua scrittura intensa e luminosa Lauren Groff è riuscita a dare grande respiro narrativo a quella che si può leggere come una pièce teatrale, una tragedia animata da due personaggi folgoranti: perché ogni storia ha due facce, e la chiave di un matrimonio non è la verità, ma il segreto.

 

 

“IO TI IMMAGINO” DI IGOR SINIBALDI

“Ciò che immagino non esiste, mi dicono. Dunque è fuori dal Mondo, soltanto perché è dentro di me? Se così è, quale significato assume l'espressione ‘fuori dal Mondo’, dal momento che io sono certamente nel Mondo? In me, che sono nel Mondo, accade qualcosa che non è dentro il Mondo?”: l'immaginazione è uno strumento di conoscenza. È la tesi di questo nuovo libro di Igor Sibaldi, originale pensatore che in “Io ti immagino. L'eclissi dell'intelletto e la filosofia narrativa” (Mursia) riafferma, in tutta la sua vastità, l'autentico ruolo che l'immaginazione riveste nella psiche e nella percezione. Quel ruolo si è perso di vista nello stesso periodo in cui sparì dalla nostra filosofia il concetto di Intelletto: quell'intellectus agens che secondo gli antichi costituiva l'anello di congiunzione tra la dimensione umana e la dimensione divina. Tra gnoseologia ed estetica, tra linguistica e teologia, Sibaldi ipotizza e delinea attraverso l'immaginazione la strada per una nuova filosofia della mente.

(© 9Colonne - citare la fonte)