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direttore Paolo Pagliaro

Riformisti al lavoro
nei Quartieri Spagnoli

Riformisti al lavoro <br> nei Quartieri Spagnoli

di Paolo Pagliaro

(14 dicembre 2016) Napoli, le trentamila persone che vivono a Montecalvario – nei Quartieri Spagnoli – hanno la disponibilità di verde pubblico più bassa d’Italia, 0,6 metri quadrati per abitante contro i 30 metri della media nazionale. Hanno il maggior tasso di disoccupazione e inoccupazione, il primato dell’abbandono scolastico e quello della criminalità giovanile. Ma ospitano anche una straordinaria esperienza di autogoverno civico che in questi giorni compie due anni e si rafforza.
Finanziata da un network di aziende alle quali si è successivamente affiancata l’Accademia di Belle Arti, la Fondazione Foqus – animata da Rachele Furfaro e Renato Quaglia - ha trasformato un ex convento in una fabbrica del welfare frequentata ogni giorno da un migliaio di persone.  C’è  il primo nido dei quartieri spagnoli, una scuola che ospita i bambini "difficili" - figli di detenuti o in affido  e bambini di famiglie della cosiddetta "Napoli bene" in una commistione che arricchisce gli uni e gli altri. Ci sono l'orchestra dei quartieri, i 500 ragazzi dell'Accademia di belle arti, l'Università per adulti, un incubatore di start up, botteghe di mestiere, una redazione, un'agenzia fotografica, un centro di musicoterapia. In tutto, 136 posti di lavoro.
Domani nell’ex convento apre Argo, un centro di eccellenza per ragazzi autistici e si inaugura un’opera creata per il quartiere da Mimmo Paladino. Sarà l’occasione per fare il primo bilancio di un’esperienza di rigenerazione urbana che – a differenza di iniziative analoghe ad Amsterdam, Vienna e Parigi – è stata promossa e realizzata interamente su iniziativa e con risorse private.
Gemme di riformismo visionario che fioriscono dove uno meno se l’aspetta.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)