Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

L’Italia cancella
i manicomi criminali

L’Italia cancella <br> i manicomi criminali

di Paolo Pagliaro

(23 febbraio 2017) Quand’era presidente della commissione d’inchiesta sulla sanità, Ignazio Marino mostrò all'Italia le immagini di uomini e donne legati in letti di contenzione tra escrementi e sporcizia. Quelle immagini non le vedremo più. Tra qualche giorno verrà infatti chiuso l’ultimo Ospedale Psichiatrico Giudiziario, l’istituzione totale per eccellenza: manicomio e carcere insieme. Il luogo in cui la malattia richiedeva la cura obbligatoria e la pena poteva essere infinita, con quella tragica pratica definita ergastolo bianco.  Fra pochi giorni, quando chiuderà anche quello di Barcellona Pozzo di Gotto – dopo che hanno chiuso quelli di Secondigliano, Aversa, Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino  -  i manicomi criminali in Italia saranno solo un ricordo.  Li hanno sostituiti i Rems , residenze per le misure di sicurezza. Trenta, in tutte le regioni, istituite nel rispetto dei principi di territorialità, rifiuto della contenzione se non nei casi gravi, numero chiuso,  consapevolezza che il ricovero deve avere un tempo definito.
E infatti da aprile 2015 a oggi i ricoveri sono stati 950 e le dimissioni 415, a dimostrazione che terapia e reinserimento sociale sono possibili.


La chiusura dei manicomi criminali conclude il percorso iniziato con la riforma Basaglia. E segna anche la fine del mandato di Franco Corleone,  il Commissario incaricato dal Governo per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Corleone, garante dei detenuti in Toscana e in passato parlamentare nelle file dei radicali e dei verdi, ha supplito ai ritardi e alle inadempienze di alcune Regioni, ha visitato tutte le nuove strutture, ne ha rilevato i problemi e soprattutto ha contribuito a risolverli. La sua relazione di fine mandato, pubblicata ieri, spiega cosa occorre fare perché le residenze possano funzionare bene me è anche un omaggio alla passione e alla competenza degli operatori, consapevoli di partecipare alla realizzazione di una grande riforma di civiltà.

(© 9Colonne - citare la fonte)