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MATTARELLA: NO
ALL'UNILATERALISMO

MATTARELLA: NO <BR> ALL'UNILATERALISMO

Un avviso alla Cina, ma affinché anche Trump intenda. Sergio Mattarella, nel corso di una lectio magistralis all’Università Fudan di Shanghai, dice che l’unilateralismo professato da alcuni grandi Paesi, può portare a “un rischio di rottura globale”: al contrario, tutti i governi responsabili, a partire da Italia e Cina, dovrebbero “imprimere maggiore incisività ai processi di governance internazionale, in modo tale da renderli adatti a governare una globalizzazione che porta diseguaglianze”. Secondo il presidente della Repubblica "non possiamo pensare, e nessuno può farlo, di affrontare side epocali, problemi così imponenti senza un impegno comune. Né possiamo rischiare che la delicata trama delle relazioni internazionali sia scossa da guerre commerciali innescate da pure azioni e reazioni". Infatti, dice Mattarelli agli studenti cinesi "uno scenario simile non vedrebbe vincitori, ma soltanto sconfitti. E i primi a patirne le conseguenze sarebbero i nostri cittadini. Avvertiamo, piuttosto, la necessità di procedere in direzione diametralmente opposta. Sentiamo l'esigenza di una maggiore apertura al dialogo e di un'accresciuta comprensione reciproca".

ECONOMIA. Anche dal punto di vista economico la situazione globale “è a dir poco complessa, ma sarà certamente più semplice uscirne attraverso un'azione coordinata, piuttosto che a seguito di azioni unilaterali disordinate e frenetiche. L’esperienza dell'Unione europea conferma che la somma delle capacità dei singoli Stati, messe in comune, è maggiore di quella degli addendi che la compongono". Proprio per questo, a maggior ragione, "dobbiamo lavorare intensamente, per individuare soluzioni che contrastino le tendenze all'involuzione, alla chiusura, all'unilateralismo". Anche contro spinte centrifughe interne, come quella che ha portato la Gran Bretagna a uscire dalla Ue, una istituzione che "è in un momento di qualche difficoltà ma che sta ora reagendo con l'intenzione di essere ancora più coesa e integrata”. 

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