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direttore Paolo Pagliaro

Pansa e Battaglia
memorie diverse

di Paolo Pagliaro

(20 marzo 2017) Letizia Battaglia, una delle figure più importanti della fotografia contemporanea, espone al Maxxi di Roma 200 scatti scelti nel suo archivio di testimone delle mattanze mafiose e dell’innocenza perduta di Palermo. Regalandoci sì immagini di straordinaria ed eterna bellezza come il ritratto della sposa che inciampa sul velo, che da solo varrebbe una mostra, o i volti delle bambine della Vucciria, ma soprattutto restituendoci memoria della sanguinosa guerra civile che in quella città per decenni si è combattuta. Vedendo le foto di Letizia Battaglia uno potrebbe pensare che il peggio ce lo siamo lasciati alle spalle.

Non è di questo parere un altro classe ‘35, Giampaolo Pansa, che ne “L’Italia non c’è più”, edito da Rizzoli, ripesca invece gli aspetti positivi di un passato, anch’esso in bianco e nero, di cui è stato testimone quasi sempre diretto. Un passato fatto delle notti trascorse nei rifugi antiaerei, dei giorni che hanno preceduto e seguito il 25 aprile, del miracolo del dopoguerra, quando il boom economico non era un sogno, ma un traguardo possibile. Un passato fatto di politica come passione.

Letizia Battaglia non ha certo nostalgia del passato tragico di cui è stata testimone, e ora fotografa preferibilmente donne bagnate perché – dice - l’acqua ripulisce. Pansa invece ripensa a “come eravamo” con rimpianto e lascia tutta la negatività a un presente e un futuro che lui vede plumbei. Per dire quanto le memorie, come le passioni, possano essere diverse.

(© 9Colonne - citare la fonte)