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direttore Paolo Pagliaro

“SISTEMA ITALIA
CONTRO PROTEZIONISMI”

"Speriamo di fare cose buone": è con queste parole che il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale Angelino Alfano ha aperto la conferenza “Contro semafori e protezionismi”, un incontro sulla tutela del Made in Italy agroalimentare e sull’importanza di un’informazione consapevole in materia nutrizionale e di salute, che si è tenuto questa mattina alla Farnesina. La tavola rotonda, a cui hanno partecipato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico, Ivan Scalfarotto, il capo dipartimento del ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Luca Bianchi, il capo segreteria tecnica del sottosegretario di Stato agli Affari Europei, Nicola Verola, e, per le associazioni di categoria, il presidente di Federalimentari, Luigi Pio Scordamaglia, il membro della Giunta esecutiva nazionale Coldiretti, Tullio Marcelli e Massimiliano Giansanti, delegato di Agrinsieme e presidente di Confagricoltura, è stata introdotta e moderata dal direttore generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, Vincenzo De Luca.

 

ALIMENTARI. Sul tavolo, la preoccupazione che la Commissione europea si appresti a chiudere senza conseguenze la procedura di infrazione aperta nel 2014 contro l'etichettatura a semaforo di prodotti alimentari in vigore in Gran Bretagna e che - secondo alcuni paesi tra cui l'Italia - penalizza prodotti tipici del sud Europa, violando le regole del mercato unico. Oltre Manica, infatti, è in vigore un sistema che dovrebbe servire, a seconda degli ingredienti, a distinguere gli alimenti considerati sani o pericolosi, sulla base della quantità di sale, zucchero e grassi contenuti, ma che invece, secondo l'Italia, ha penalizzato l’export di alcuni prodotti, la libera concorrenza e alcuni cibi simbolo della dieta mediterranea (olio, prosciutto e parmigiano in testa). "L'Italia non è una superpotenza né economica né militare -ha detto Alfano - ma è una superpotenza per quel che riguarda la cultura, lo stile e la qualità della vita, di cui il sistema agroalimentare rappresenta una punta di diamante. Per questo, riteniamo importante una sinergia tra le competenze dei diversi ministeri che trovi nella Farnesina un coordinamento strategico. Una battaglia, la nostra, non alla competizione, bensì a una competizione che si svolga in un sistema senza regole o con regole create ad hoc in maniera sfavorevole per i nostri prodotti. Siamo qui oggi, non solo per discutere di un sistema di difesa delle nostre eccellenze, ma anche per rilanciare una strategia".

 

SALUTE. Il ministro della Salute ha posto l'attenzione sul Bloomberg Global Health Index, che non più di un mese fa ha conferito all'Italia il titolo di paese più sano al mondo, in cima a una classifica di 163 paesi, con un punteggio di 93,11 su cento: "La longevità degli italiani è dovuta essenzialmente al loro stile di vita che trova nell'alimentazione e nell'attività fisica due dei punti di forza. Dobbiamo portare avanti una battaglia per contrapporre al sistema semplicistico delle etichette con il semaforo un approccio che ponga al centro l'educazione alimentare, il modo più efficace per contrastare l'obesità infantile e il proliferare di malattie croniche non trasmissibili. La dieta mediterranea deve essere il nostro baluardo". Ferma la posizione di Ivan Scalfarotto contro il traffic light system, inteso come "elemento di concorrenza sleale. Si tratta di un gioco sporco nei confronti dei consumatori, poiché anziché informare, impartisce uno stop, un ordine da parte delle autorità". Ha poi aggiunto: "Il ministero allo Sviluppo economico sta lavorando per introdurre un simbolo per il made in Italy che abbia l'effige della Repubblica italiana, da applicare sui prodotti fatti in Italia secondo la normativa doganale, così da fornire a chi si occupa di agroalimentare un elemento di difesa contro l'italian sounding". utti d'accordo, inoltre, nello scongiurare l'interruzione della procedura di infrazione alla Gran Bretagna, malgrado la Brexit, anche in un'ottica simbolica, come monito verso altri paesi che intendano adottare una misura che si configura come una barriera al mercato unico.
"È importante che dalla riunione di oggi nasceva una task force tecnica e politica che unisca allo stesso tavolo i rappresentanti del governo e quelli delle associazioni, per fare il punto a scadenze regolari sulla difesa del sistema agroalimentare italiano così da fare squadra su temi operativi e strategici. L'Italia è molto più forte di quello che immagina di essere", ha concluso il ministro Alfano. (Bur – 21 apr)

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