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direttore Paolo Pagliaro

Storia e geografia del Giro d’italia

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Storia e geografia del Giro d’italia

13 maggio 1909, 2.53 del mattino. Milano è illuminata a festa. Sul rondò di piazzale Loreto gremito di persone i ciclisti si preparano ad affrontare i 400 chilometri di strade fangose e dissestate che li separano da Bologna. Il primo Giro d’Italia sta per avere inizio. Dopo oltre un secolo, oggi, la Corsa Rosa celebra la sua centesima edizione: cento gare fatte di inseguimenti e cadute, vittorie in volata e salite estenuanti che si sono fissate nella memoria collettiva del paese, diventando un patrimonio condiviso. A restare impresse, tuttavia, non sono solo le gesta degli atleti, ma anche le cornici che le hanno ospitate, edizione dopo edizione. Con verve narrativa e autentica passione, Giacomo Pellizzari percorre l’Italia da nord a sud allestendo un tour immaginario in 21 tappe: un viaggio tra i silenziosi sentieri dell’Abetone nel giro del 1940, sulle passerelle di barche allestite a Venezia nel 1978, tra i ponti modulari sul mare della Maddalena nel 2007, lungo gli stradoni impolverati su cui intere generazioni hanno atteso per ore il passaggio dei corridori. Questa “Storia e geografia del Giro d’Italia” prende così i contorni di una lunga epopea: la fuga solitaria di Coppi sul Pordoi, lo scatto da grimpeur d’altri tempi che ha consacrato Pantani sul Mortirolo, l’impressionante tenacia di Merckx sulle Tre Cime di Lavaredo o l’eroica scalata al Bondone di Charly Gaul sono momenti in cui un intero paese si è unito intorno ai suoi eroi, inseguendoli con lo sguardo dai bordi delle strade, sospirando attaccati alle radioline o esultando nel buio dei tinelli rischiarati dalla luce dei televisori. Non solo momenti fondamentali della storia del ciclismo ma, soprattutto, tappe uniche della storia popolare del nostro paese. Giacomo Pellizzari è scrittore, giornalista sportivo e consulente di comunicazione. È stato direttore editoriale di Bike Channel, canale di Sky dedicato al mondo a due ruote. Scrive per il portale bicilive.it ed è socio di Upcycle, il primo bike cafè restaurant d’Italia. Il suo blog, “Confessioni di un ciclista pericoloso” (www.americancyclo.wordpress.com), è tra i più letti dai cicloamatori.

 

ATLANTE ROCK, UN VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA MUSICA

“Atlante Rock - Viaggio nei luoghi della musica” di Ezio Guaitamacchi (382 pagine illustrate, interamente a colori) è un viaggio nei luoghi che hanno fatto la storia del rock in cui la musica è associata a immagini. E le immagini a luoghi. Luoghi a volte remoti, spesso fuori dai percorsi consueti ma che sono stati testimoni di fatti, episodi, aneddoti e leggende che hanno fatto epoca. Non a caso, e ancora oggi, i loro nomi (Woodstock, Abbey Road, Carnaby Street, Haight-Ashbury, Asbury Park, Greenwich Village, Laurel Canyon, Altamont, ecc.) evocano ricordi formidabili, suggestioni forti, emozioni intense a ogni vero appassionato. Attraverso una trentina d’itinerari geo-musicali, l’autore (“rock traveller” per passione e professione) accompagna i lettori in un viaggio, reale o virtuale, che ripercorre in modo divertente e fantasioso le tappe principali della storia del rock. Tra le pagine del libro sarà divertente e utile scoprire gli studi in cui è nato il rock and roll, la villa dove i Beatles hanno incontrato Elvis, l’albergo di New York che ha ospitato l’esuberanza artistica di Andy Warhol e Patti Smith, Leonard Cohen e Janis Joplin, Bob Dylan e Allen Ginsberg, lo scantinato in cui è nato il rock blues dei Rolling Stones, il ponte sotto il quale dormiva Kurt Cobain, gli appartamenti contigui di Jimi Hendrix e Georg Frederich Handel, Cavern, Cafe Wha?, Marquee, CBGB, Fillmore, Troubador, Stone Poney e gli altri club in cui il rock si è fatto le ossa, Monterey, Woodstock, Altamont, Hyde Park e gli spazi dei grandi Festival oppure il palazzo dei Led Zeppelin, le dimore di Elvis, Michael Jackson, John Lennon e molto altro ancora.

LA GIRAVOLTA DI LORIS, TRA MUSICA E ROMANZO

“La giravolta di Loris”, del musicista e scrittore Carlo Zannetti (Giovanelli Edizioni) è un romanzo sociale che racconta molto della giovinezza travagliata dell’autore ma che propone anche ai lettori alcune suggestive invenzioni letterarie. È il secondo libro del cantautore, che descrive in prima persona quella periferia padovana dove ha vissuto quando era piccolo, che narra di delinquenti veri e propri e di scelte di vita sbagliate. È la rappresentazione di un itinerario esistenziale carico di coincidenze, incontri fortuiti e di avvenimenti inattesi. I personaggi che si inseguono tra le pagine sono legati tra di loro dalla percezione di un silenzio che favorisce un’accorta analisi del proprio passato. Un insieme di eventi si susseguono veloci delineando di fatto anche gli aspetti del carattere dell’autore che si rivela così una persona molto legata ai valori fondamentali dell’amore, della riconoscenza e dell’amicizia. Il romanzo ha un finale a sorpresa nel quale viene a galla l’indole dello scrittore stesso, animalista convinto che da sempre si trova ad essere impegnato nella difesa degli animali da ogni forma di maltrattamento da parte dell’uomo. Carlo Zannetti animalista, articolista, cantautore, musicista poli-strumentista professionale e scrittore, di origine emiliana, ha iniziato il suo percorso artistico nel 1976. Carlo Zannetti collabora come articolista con il quotidiano “Il Gazzettino”, con il giornale “Il Popolo Veneto” (in versione online) e con il network “Youmandesign” del Centro Culturale “Leonardo da Vinci” di Milano. È un esperto della musica degli anni ’60 e ’70 e per questo motivo è stato spesso ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive. Ha all’attivo come cantautore tre album di canzoni proprie. 

 

UNO SQUALO IN ROSA, NIBALI SI RACCONTA

“Uno dei motivi che mi hanno sempre spinto ad andare avanti, a scegliere di metterci sempre la faccia, a non ritirarmi anche quando le cose non andavano bene, è stato l’affetto della gente...”. È la gente del Giro d’Italia quella di cui parla Vincenzo Nibali, gli uomini, le donne e i giovani che affollano il percorso della manifestazione ciclistica più amata del Paese (e forse del mondo) che quest’anno compie cento anni. Il Giro, le sue tappe, le sue vie più impervie e le sue vette più ambite fanno da sfondo al racconto vivo e diretto delle tre settimane fantastiche che hanno portato il campione siciliano alla grande vittoria del 2016: un’impresa che non ha eguali nella storia recente del ciclismo, per come è stata costruita, progettata, accarezzata, quasi persa e infine centrata. Questo libro è un’avventura che ci permette di correre accanto a Nibali attraverso ventuno giorni di emozioni vissute tutte sul filo dei secondi, condividendole sue esperienze, speranze, fatiche ed esaltazioni, oltre alle testimonianze di chi gli è stato vicino nell’impresa. In parallelo, in una galleria di aneddoti e personaggi, scorre la storia del Giro, dei grandi protagonisti che l’hanno caratterizzata nelle sue “prime 99” edizioni, dei luoghi simbolo e dei miti esaltanti e terribili che ne hanno fatto una leggenda. Uno squalo in rosa, scritto da Vincenzo Nibali con Valerio Iafrate, edito da Rai Eri, è in vendita in tutte le librerie. Vincenzo Nibali è nato a Messina nel 1984. Ha iniziato a correre in bicicletta giovanissimo, è divenuto professionista nel 2005 ed è arrivato ai successi più importanti nel 2010. Ha vinto la Vuelta nel 2010, il Giro d’Italia nel 2013, il Tour de France nel 2014, diventando uno dei sei ciclisti al mondo ad avere trionfato nelle tre grandi corse a tappe. Nel 2014 e poi nel 2015 è stato campione italiano e nel 2016 ha vinto nuovamente il Giro. Valerio Iafrate è giornalista professionista e docente universitario di Storia e cultura sportiva americana presso l’Università degli Studi di Roma-Tor Vergata.

 

 

RISCOPRIRE L’ARTE DI CARLA LONZI

Da circa un decennio la storia biografica e teorica di Carla Lonzi, figura preminente del femminismo italiano degli anni ’70, è oggetto di una continua riscoperta, non solo in Italia: dapprima con la ripubblicazione di tutti i suoi scritti, tra i quali il famosissimo Sputiamo su Hegel; poi con convegni e studi specifici. Anche attraverso il volume “Carla Lonzi. Un'arte della vita” di Giovanna Zapperi (DeriveApprodi, 20 euro) sta così riemergendo il lavoro di riflessione di un’autrice affascinante ed enigmatica che ha saputo pensare il femminismo quanto il mondo dell’arte, il potere quanto le forme dell’emancipazione delle donne. Giovanna Zapperi, storica dell’arte e femminista, si interessa alla traiettoria di Carla Lonzi e ai rapporti tra arte e femminismo nell’Italia tra gli anni ‘60 e ‘70. Attingendo a fonti di archivio inedite, questo libro dimostra che i due periodi che sembrano scandire la biografia di Carla Lonzi (prima la critica d’arte, poi il femminismo) segnano in realtà un percorso che intreccia l’intera espressione teorica di questa importante autrice.

(© 9Colonne - citare la fonte)