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direttore Paolo Pagliaro

La salute disuguale
e la proposta Boeri

La salute disuguale <br> e la proposta Boeri

di Paolo Pagliaro

(31 maggio 2017) I pazienti oncologici italiani attendono in media 806 giorni, cioè 2 anni e 2 mesi, per accedere a un farmaco anti-cancro innovativo. È il tempo che trascorre fra il deposito del dossier di autorizzazione e valutazione presso l’Agenzia Europea dei Medicinali e l’effettiva disponibilità di una nuova terapia nella prima Regione italiana. Un termine che può dilatarsi fino a tre anni se si considera l’ultima Regione in cui il farmaco viene messo a disposizione.

Il Rapporto sulla condizione assistenziale dei pazienti oncologici, presentato giorni fa al Senato, ci dice anche che sempre più spesso ai lunghi tempi di attesa si accompagna la cosiddetta “tossicità finanziaria”, cioè la crisi economica individuale conseguente alla malattia e alle sue cure, problema noto da diversi anni negli Stati Uniti e che comincia a essere avvertito anche nel nostro Paese. L’impossibilità di pagarsi le cure più efficaci è un problema per oltre un quinto dei pazienti italiani, che presentano anche un rischio di morte del 20% più alto rispetto alle persone colpite dal tumore ma senza problemi economici.

Della disuguaglianza in campo sanitario si occupa quest’anno il Festival dell’Economia, in programma a Trento da domani al 4 giugno, con premi Nobel, ministri ed esperti provenienti come ogni anno da tutto il mondo. Tito Boeri, direttore scientifico, presentando il Festival si chiede se nell’ambito di un servizio sanitario che offre copertura a tutti i cittadini, la fornitura di servizi sanitari costosi non debba prevedere una rilevante compartecipazione da parte di chi ha redditi più elevati, Ecco un bel tema per chi, facendo politica. si propone di salvare lo stato sociale.

(© 9Colonne - citare la fonte)