(22 giugno 2017) Il vice-premier e ministro della Salute del Libano, Ghassan Hasbani e l’ambasciatore d’Italia in Libano, Massimo Marotti, hanno inaugurato un irradiatore a raggi X, donato dal governo italiano all’ospedale Rafic Hariri de Beyrouth. La donazione – dal valore di 300 mila euro – permette all’ospedale di effettuare i test del midollo osseo precedentemente effettuati all’estero. “Il sostegno alla sanità libanese è uno dei pilastri della nostra politica di cooperazione, con l’obiettivo di promuovere e migliorare i servizi per il popolo libanese – spiega l’ambasciatore Marotti – Il nostro Paese finanzia attualmente la riattivazione dell’ospedale governativo di Baabda nonché altri progetti messi in campo dalla Cooperazione italiana”. (Red)
SCHEDA / UN’AMICIZIA ANTICA
“L’Italia ed il Libano – si legge sul sito della nostra ambasciata - sono legati da un’amicizia antica, le cui radici affondano nella loro comune appartenenza al Mediterraneo, nelle loro antiche civiltà e in millenni di storia in comune, nonché nelle loro intense relazioni commerciali e in scambi culturali e umani consolidati nel tempo. Nel XVI secolo, la relazione privilegiata tra l’Emiro Fakhreddine e la famiglia dei Medici di Toscana è stata decisiva nel modellare il Libano moderno così come lo conosciamo oggi, un misto di culture occidentale ed araba. Il Libano ha anche lasciato tracce importanti nella storia italiana: il Collegio Maronita fu fondato nel 1584 a Roma, per favorire i contatti tra sacerdoti, ricercatori e giovani studenti, che oggi proseguono nel quadro della cooperazione Inter-Universitaria. Questo eccellente livello di relazioni bilaterali tra l’Italia ed il Libano è oggi rafforzato dalle visioni comuni dei due Paesi su una serie di questioni mediorientali e dalla crescente consapevolezza del fatto che in un mondo globalizzato le due sponde del Mediterraneo condividono lo stesso destino”.
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