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direttore Paolo Pagliaro

In Friuli una Giornata dedicata
ai corregionali nel mondo

In Friuli una Giornata dedicata <br> ai corregionali nel mondo

"A nome del Consiglio regionale, dalla splendida cornice di Villa Manin che vi accoglie affettuosamente tra le sue barchesse, do il benvenuto a voi che oggi ci fate l'onore di partecipare a questa Giornata, venendo dai vari Paesi e rappresentando la regione nel mondo. Oggi infatti, rendiamo omaggio a quanti hanno dovuto lasciare il Friuli Venezia Giulia, ai concittadini friulani, giuliano-dalmati e sloveni che, allontanandosi dalla propria terra d'origine, si sono affermati nel mondo e hanno diffuso insieme alla loro, la nostra storia, quella di una comunità operosa, onesta, ricca per le diverse identità culturali e linguistiche che la compongono. E' una giornata dedicata alla memoria, ma proiettata verso il futuro. Una lezione di storia a vantaggio delle nuove generazioni e un'occasione di vanto e di orgoglio per l'intera collettività. Quanto compiuto dai nostri concittadini all'estero ha prodotto e tutt'ora produce un'azione di generale valorizzazione del ruolo internazionale della regione. E' un valore prezioso quello che vogliamo celebrare oggi e che, anche negli anni a venire, non intendiamo dimenticare". Con queste parole il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, ha aperto il 28 luglio i lavori della Giornata dei corregionali nel mondo, evento istituito per legge, dall'Assemblea regionale nel 2016. Presenti a Villa Manin di Passariano (Udine) quasi centocinquanta "ambasciatori nel mondo" in rappresentanza delle associazioni Alef, Unione emigranti sloveni, Efasce, Eraple, Friuli nel Mondo, Giuliani nel Mondo.

SGUARDO PUNTATO SUI GIOVANI - "Non vi è luogo o ambasciata nel mondo che non elogi i valori che avete saputo rappresentare nel passato e nel presente - ha affermato a sua volta l'assessore Gianni Torrenti sottolineando l'impegno che la Regione dedica convintamente da sempre a chi ha intrapreso la via dell'emigrazione -. Non tutte le regioni italiane hanno continuato ad avere attenzione verso la loro emigrazione. Noi sì e ciò ci riempie di orgoglio". Torrenti ha quindi ripercorso il cammino tracciato a partire dal 2015 con l'istituzione di questa Giornata e l'individuazione di punti qualificanti di un programma operativo e condiviso con le associazioni, che guarda in particolar modo alle nuove generazioni cui è affidato il compito di mantenere vive le relazioni identitarie complessive tra il Paese di origine e quelli di accoglienza. Proprio Villa Manin, che oggi abbraccia simbolicamente i corregionali, è sede del progetto Ammer, archivio multimediale della memoria dell'emigrazione regionale. Da qui l'invito dell'assessore Torrenti ai presenti a implementare con materiali propri le collezioni "per non disperdere voci, memorie e immagini della storia delle nostre e delle vostre famiglie".

SUPPORTO ALL’ASSOCIAZIONISMO - "Sono molto orgogliosa di accogliervi a Villa Manin che ha per l'occasione spalancato le sue finestre per anni sbarrate e chiuse. L'abbiamo voluto fare per trasmettervi un'idea di apertura, di rinascita, di un ritorno a casa; è per noi un modo di tenere viva la memoria e fare di tutte le vostre e nostre storie una storia unica del presente e per il futuro, poiché sono ancora tanti i corregionali che prendono la via dell'estero", ha detto la presidente della Regione Friulia Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenuta dopo il ringraziamento del presidente dell'Ente Friuli nel Mondo, Adriano Luci, a nome di tutte le Associazioni di emigrati. L'attenzione della presidente si è quindi concentrata soprattutto sulla nuova emigrazione e sui giovani che per scelta, o più spesso per necessità, lasciano il Paese. "C'è anche un problema di relazione con le nuove generazioni, manca sovente il coraggio e la capacità culturale di affidare loro più responsabilità. Dobbiamo affrontare – ha detto Serracchiani - la sfida dell'emigrazione dei giovani aiutandoli a mantener i legami con il Paese d'origine, e fare quello che avete fatto voi che questo legame avete conservato pur con i piedi ben piantati nel luogo in cui avete scelto di vivere. In ciò è essenziale l'impegno dell'associazionismo. Proprio d'intesa con le Associazioni, cui non faremo mancare il nostro supporto, abbiamo portato avanti iniziative per esempio nel campo della formazione, come nel caso del Progetto Origine".

ACCOLTA UNA FAMIGLIA VENEZUELANA - Richiamandosi all'intervento di uno dei relatori, la presidente ha quindi annunciato che il Friuli Venezia Giulia proprio in queste ore ha accolto la prima famiglia venezuelana. "E' una situazione drammatica di cui si parla troppo poco, che avvertiamo lontana e che vive un cambiamento pericoloso che lascia allibiti: un supporto in tutte le forme possibili sarà comunque assicurato, pur nelle difficoltà in un Paese segnato da una autodistruzione", ha dichiarato la presidente sottolineando vicinanza non solo ai corregionali ma a tutto il popolo venezuelano. (PO / Red – 28 lug)

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