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Cgie: verso la seconda Conferenza dei giovani
italiani nel mondo

Cgie: verso la seconda Conferenza dei giovani <br> italiani nel mondo

Si terrà a Santiago del Cile dal 26 al 28 settembre la seconda Assemblea Continentale America Latina del Consiglio Generale degli Italiani all’estero. All’ordine del giorno: riforma degli organismi di rappresentanza (leggi istitutive Com.it.es. e Cgie); situazione della rete consolare e dei servizi in America Latina; promozione e diffusione dell’insegnamento della lingua e cultura italiane all’estero; nuova emigrazione e nuove generazioni; conferenza mondiale dei giovani; situazione della comunità italiana in Venezuela; sistema camerale italiano in America Latina. La riunione della Commissione Continentale si svolgerà presso il Salone Belvedere del Club Stadio Italiano – via Avenida Apoquindo 6589 – Comune di Las Condes – Santiago del Cile, con programma da stabilire definitivamente in seguito. Durante l’Assemblea, Silvia Alciati, consigliera del Cgie e vicepresidente della VII Commissione dello stesso Consiglio generale degli italiani all’estero (Nuove migrazioni e generazioni nuove) presenterà il progetto della seconda Conferenza dei Giovani italiani nel mondo. La proposta di realizzazione della seconda edizione della Conferenza era già stata presentata alla riunione dell’Ufficio di Presidenza del 12 luglio.

A DIECI ANNI DALLA PRIMA EDIZIONE - “Consapevoli delle difficoltà finanziarie del CGIE e del Ministero degli Affari Esteri, abbiamo proposto di presentare il progetto anche su scala nazionale con l’obiettivo di essere appetibile anche per l’ottenimento di finanziamenti privati da tutta Italia e da tutto il mondo. Inoltre un’attenzione particolare va data anche alla realizzazione di un evento che valorizzi il capitale umano dei giovani che verranno coinvolti anche nel tempo – si legge in una lettera di presentazione del progetto firmata da Alciati -. Il numero dei coinvolti certamente non sarà corrispondente a quello dell’edizione precedente, anche per rendere più gestibili e più obiettivi i risultati raggiunti”. Il Comitato di Presidenza del Cgie ha emesso parere favorevole per la realizzazione della conferenza probabilmente alla fine del 2018, a dieci anni dalla prima edizione, con lancio nel primo trimestre del 2018, selezione entro la metà dell’anno, attività preparatorie dei ragazzi nel terzo trimestre dell’anno e realizzazione durante la seconda settimana di dicembre, possibilmente in concomitanza con una plenaria del CGIE.

SELEZIONE DEI PARTECIPANTI - Tra i dettagli più importanti per la realizzazione della Conferenza, Alciati sottolinea “la necessità di realizzare un processo di selezione molto accurato, che verrà definito nei prossimi mesi. Questa attività deve vedere coinvolti i Comites, le associazioni legate all’emigrazione e il CGIE stesso, valorizzando il ruolo delle istituzioni presso le comunità. Possiamo già informare che i ragazzi dovranno essere selezionati sulla base di alcuni criteri che riguardino la loro motivazione, la loro progettualità, il loro inserimento (o potenziale inserimento) nelle reti già esistenti, o la loro capacità di crearne di nuove. Vorremmo contrarre con loro un ‘contratto’ legato al turismo di ritorno, che li renda non utenti passivi di un bel viaggio e di tante discussioni simpatiche, ma davvero dei perni che ci possano aiutare nello sviluppare a pieno le sue capacità e il potenziale della nostra struttura Comites – CGIE - Ministero degli Esteri”. Ogni candidato dovrà, quindi, impegnarsi a “redigere una lettera di motivazione e una corta biografia. Ogni selezionato dovrà esplicitare il suo impegno anche una volta finita l’esperienza (con modalità che possono essere entro certi limiti lasciate alla volontà del singolo)”, dice ancora Alciati.

I SOGGETTI COINVOLTI NEL CONFRONTO - Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, ma non solo, sarà necessario – secondo Alciati – contare “sulle Regioni e le Consulte Regionali. Ma soprattutto un ‘appello’ dovrà essere rivolto in maniera molto specifica ai Comites, che noi vogliamo valorizzare nel loro essere il ‘cuore’ delle nostre comunità. E non si dovranno dimenticare nemmeno quelle realtà amministrative locali che, attraverso i loro assessorati ai giovani, all’innovazione o alle start up, sono di fatto in contatto con giovani italiani emigrati che hanno beneficiato o potrebbero beneficiare di programmi specifici per il rientro. Non siamo ostili all’idea che dei posti siano patrocinati direttamente da degli enti locali, ma ogni giovane deve rispettare il processo di selezione che ne garantirà la piena integrazione al processo che desideriamo mettere in atto”. Il dialogo è aperto: “Confrontiamoci tra noi, rispetto alla quantità di giovani da invitare, non abbiamo stabilito un’unica direzione. Siamo ancora in corso di definizione e siamo aperti anche a possibili suggerimenti – sottolinea la vicepresidente della VII Commissione del Cgie -. Questo incontro prevede almeno la presenza di 43 giovani (numero stabilito in base al numero dei consiglieri CGIE, che potrebbero avere un ruolo attivo di accompagnatore di un giovane), e ci pare eccessivo superare i 150/200. La qualità della selezione e dell’accompagnamento pre/durante/post intervento ci paiono elementi di gran lunga più importanti (e complessi) del mero numero di invitati. Se l’incontro non si svolgerà durante una plenaria, sarebbe opportuno che si svolga durante una riunione dell’ufficio di Presidenza a cui sia invitata la Commissione VII, almeno nelle sue componenti che avranno contribuito all’organizzazione dell’evento”.

ROMA, MATERA O PALERMO - Per quanto riguarda il luogo dove tenere la conferenza, attualmente sono potenzialmente tre: “Matera (che si è candidata tramite un contatto del nostro Segretario Generale), Palermo (che si è candidata tramite il nostro segretario di commissione Gaetano Calà), Roma (che è candidata naturale, essendo il luogo dello svolgimento dei lavori della plenaria del CGIE). Ora si tratta di contattare le Municipalità e cercare di costruire progetti che possano beneficiare di finanziamenti specifici”, ha riportato Alciati.

I TEMI SU CUI INDIRIZZARE LA CONFERENZA - Altra questione, i temi su cui incentrare l’evento: tre gli indirizzi delineati dalla consigliera del Cgie: “Quello di mantenere l’approccio del 2008, organizzando tavoli di lavoro che siano coerenti con le commissioni tematiche del CGIE. Questo corrisponde anche a quanto chiesto attraverso il sondaggio realizzato tra i partecipanti alla Conferenza del 2008. Il questionario è stato inviato a marzo di quest’anno prima della plenaria del CGIE a 270 giovani e hanno risposto più di 100”. Sarebbe importante poi “trovare un modo di creare un confronto tra i giovani italiani nel mondo e i giovani ‘nuovi italiani’. Sarebbe davvero un contributo significativo per il paese e potrebbe davvero far scattare la scintilla della partecipazione in tanti” e, infine, da non escludere “tecniche partecipative come l’Open Space Technology, che permettono ai partecipanti di scegliere da soli i temi e di organizzarsi in tavoli di lavoro dinamici, capaci di produrre nel giro di un giorno e mezzo degli instant book che possono poi diventare oggetto di un’ulteriore approfondimento”.

2500 EURO A RAGAZZO - Si prevede che la copertura necessaria alla partecipazione di un ragazzo all’evento “si aggiri intorno ai 2500 euro. Ovviamente ci sarà un bilanciamento tra extraeuropei ed europei nel costo dei viaggi e ovviamente immaginiamo una conferenza di tre, quattro giorni in un luogo sufficientemente bello, pulito anche se spartano – conclude Alciati -. I costi dovranno essere divisi tra: MAECI, Regioni/Enti Locali, associazioni, e imprese interessate a sponsorizzare. Il tema dei giovani emigrati è sentito e può senz’altro risultare fondamentale per alcuni grandi marchi italiani famosi nel mondo (tra cui potrebbero persino reclutare dei contatti per l’import/export). Potremmo coinvolgere anche le Università che hanno dei gemellaggi o che vogliono investire nel tema”. Per ora il capitolo è aperto. (PO / Sip – 15 set)

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