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Renzo Piano, 80 anni “La bellezza ci salverà”

Renzo Piano, 80 anni “La bellezza ci salverà”

di Paolo Pagliaro

Ieri ha compiuto 80 anni  Renzo Piano e quest’anno ne ha compiuti 40 la sua creazione più famosa, il parigino Centre Pompidou, detto anche Beaubourg, avveniristica  cattedrale della cultura visitata da 200 milioni di persone, in buona parte ragazzi. Piano,  nominato quattro anni fa da Napolitano senatore a vita, è l’architetto italiano  più celebre e apprezzato. Ai suoi contemporanei  ha dato la ristrutturazione del Porto Antico di Genova, la ricostruzione dell’area di Potsdamer Platz a Berlino, la progettazione dell’Aeroporto internazionale del Kansai a Osaka, quella dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, la riconversione del Lingotto di Torino da fabbrica a centro culturale, il centro culturale Tjibaou in Nuova Caledonia.
A New York tra le altre cose ha disegnato il Whitney Museum e la sede del New York Times.  Il critico di architettura di quel giornale ha scritto che «la serenità dei migliori edifici di Renzo Piano può farti quasi credere che viviamo in un mondo civilizzato». Quando morì il suo amico Claudio Abbado, anch’egli senatore a vita, Renzo Piano lo ricordò a Palazzo Madama con queste parole: “Vi è una sorta di complicità tra il musicista e l’architetto, tra chi compone lavorando con la materia più immateriale e più leggera che esista, cioè il suono, e chi invece costruisce. C’è complicità, e c’è anche una sorta di affettuosa invidia dell’intellettuale, del poeta, del musicista verso il costruttore e viceversa; il costruttore che lavora con una materia cosı pesante, infatti, quasi invidia il materiale con cui lavora il musicista. Abbado è sempre stato convinto di una cosa importantissima, di cui anch’io sono convinto: la bellezza salverà il mondo, e lo salverà una persona alla volta. Sì, una persona alla volta, ma lo salverà.”

 

 

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