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direttore Paolo Pagliaro

Fa un po’ fatica
l’Italia digitale

Fa un po’ fatica <br> l’Italia digitale

di Paolo Pagliaro

(26 settenbre 2017) Non sono giorni felici per l’Italia digitale. La scorsa settimana è andato in tilt il sistema Rousseau, che doveva consentire agli iscritti al Movimento 5 Stelle di dire la loro sulle candidature per Palazzo Chigi. Il blocco del sistema ha costretto i capi del Movimento a prorogare di un giorno la chiusura delle votazioni e non ha giovato alla buona reputazione della democrazia diretta fondata sulla rete. 
Ma molto più grave, per le possibili conseguenze sui conti dello stato, è il blocco del sistema telematico dell’Agenzia delle Entrate, che in questi giorni dovrebbe  raccogliere le dichiarazioni del cosiddetto spesometro, cioè quella decina di miliardi  di dati  riguardanti le liquidazioni Iva, le fatture emesse e quelle ricevute. L’Agenzia dovrebbe incrociare le informazioni trasmesse dai clienti con quelle  trasmesse dai fornitori, rilevare eventuali discrepanze e comunicarle al contribuente invitandolo a regolarizzare la propria situazione ovvero a dare spiegazioni.
Nelle intenzioni dei ministri dell’Economia che lo hanno voluto, lo spesometro è lo strumento che – una volta a regime – potrebbe rivelarsi decisivo nel contrasto all’evasione dell’ Imposta sul valore aggiunto, la regina delle evasioni fiscali,  quattro volte superiore a quella dell’Irpef.
Le difficoltà di accesso al sito web delle Entrate hanno provocato  la rivolta dei commercialisti e hanno indotto  l’Agenzia a prorogare al 5 ottobre il termine per la presentazione degli adempimenti fiscali. Adesso si discute su una moratoria per le eventuali sanzioni.
 Resta il fatto che per ora il motto che più sembra adattarsi all’Italia digitale è il “vorrei ma non posso”.

 

(© 9Colonne - citare la fonte)