(27 settembre 2017) Ha fatto il giro del mondo l’immagine di Vedran Smailovic che nel 1992 suona il violoncello tra le macerie della semidistrutta Biblioteca nazionale di Sarajevo, uno dei simboli più forti della ricchezza culturale e della vocazione pacifica e multietnica della città. Ispirandosi a questa immagine, il 27 settembre la Compagnia italiana Motus di Siena offrirà al Teatro Nazionale di Tuzla uno spettacolo, già realizzato all’interno della Vijecnica, che nel 25esimo anniversario dei tragici eventi intende trasmettere un messaggio di pace e riconciliazione, “contro ogni forma di discriminazione e la tentazione di erigere nuovi steccati politici, sociali, linguistici e culturali”. L’opera, dal titolo “Dis-crimine”, sarà arricchita dall’esibizione del violoncellista Andrea Rellini, autore delle musiche dello spettacolo, e costituisce il secondo evento della V Stagione della cultura italiana in Bosnia Erzegovina, organizzata dall’Ambasciata d’Italia con i propri partner locali, a partire dal Comune di Tuzla, con l’obiettivo di includere tutti i principali centri e città del Paese nelle iniziative della propria programmazione culturale. (Red)
SCHEDA / LA COMPAGNIA
Caratterizzata da un repertorio ricco di collaborazioni con autori e artisti di rilievo internazionale, la Compagnia Motus di Siena ha abbracciato la ricerca di nuovi vocabolari in cui il linguaggio gestuale è rivolto alla trattazione di argomenti di impatto sociale. Che lo si voglia definire danza o teatro danza, le opere della compagnia hanno un forte impatto emozionale e teatrale. Diretta da Simona Cieri, coreografa, danzatrice, e fondatrice della Compagnia nel 1991, Motus presenta i propri lavori nei teatri di tutta Italia, e partecipa a numerosi festival internazionali. Nel 1994 la compagnia ha vinto il Premio Nazionale di coreografia (Spello) mentre nel 2009 e 2010 ha ricevuto due apprezzamenti ufficiali da parte del Presidente della Repubblica Italiana. Il lavoro della compagnia è apprezzato in numerosi Paesi, tra cui Stati Uniti, India, Singapore, Germania, Spagna, Olanda, Inghilterra, Portogallo, Grecia, Romania, oltre che Bosnia Erzegovina, come dimostrano anche i riconoscimenti internazionali ricevuti (Premio Teatarfest 2006 e 2008). Nel 2011 la Casa Editrice “La Conchiglia di Santiago” ha pubblicato il libro Venti di Motus, a cura del prof. Andrea Mancini, che descrive i primi 20 anni di attività della Compagnia.
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