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Il Pd per gli italiani all’estero:
Fassino chiude la due giorni

Il Pd per gli italiani all’estero: <br> Fassino chiude la due giorni

Si è svolta nella sede nazionale del Partito democratico, al Nazareno, la seconda giornata dell’evento “Il Pd per gli italiani all’estero”. A moderare i lavori Lucia Nasel Fioravanti, presidente Pd Ginevra, presenti - oltre al responsabile del Pd esteri, Piero Fassino - diversi parlamentari eletti nelle circoscrizioni estere e rappresentanti di circoli del Partito democratico nel mondo, che sono intervenuti in sala e in collegamento skype dai paesi di residenza. Molti i temi trattati, dall’evoluzione dei fenomeni migratori alle nuove mobilità, dalle problematiche delle varie comunità all’efficienza delle reti consolari.

 

FEDI. Tra i primi interventi quello di Marco Fedi, deputato della circoscrizione Australia, Asia, Oceania: “Alcune forze politiche - ha spiegato - vogliono rimettere in discussione il voto all’estero, sia il voto per corrispondenza che la residenza all’estero dei candidati. Spero che il Pd esprima una posizione netta sulla questione, che non vuol dire non migliorare la normativa attuale ma mantenere dei capisaldi”. Fedi ha poi illustrato le iniziative intraprese in sede parlamentare per chi vive all’estero: “Un cittadino italiano è tale in ogni parte del mondo, perciò abbiamo chiesto che in ogni riforma, dalla Buona Scuola alle leggi sull’informazione, si tenesse conto dei residenti all’estero, anche attraverso finanziamenti di testate e agenzie che si occupano di informare gli italiani nel mondo”. Il deputato dem ha poi parlato degli umori diffusi tra gli iscritti al Partito democratico che animano i circoli fuori dal territorio nazionale: “Gli iscritti del Partito democratico all’estero soffrono lo stesso problema di quelli che vivono in Italia, ci chiedono unità. Ma l’unità passa per la generosità di chi vince, sulla sua capacità di confronto. Perché chi vince non ha sempre ragione e deve favorire una discussione aperta”. In chiusura, Fedi ha parlato di Ius Soli: “Se non riusciremo ad ottenerlo in questa legislatura, ne pagheremo caro il prezzo”.

 

LA MARCA. A seguire, c’è stato l’intervento di Francesca La Marca, deputata della ripartizione Nord e Centro America, che ha incentrato il suo contributo sulla situazione della comunità italiana in Canada: “In Canada - ha detto - gli italiani sono circa 150 mila e hanno un legame molto forte e diretto con l’Italia. Le varie comunità godono di un forte tessuto associazionistico e si concentrano a Toronto, Montreal e Vancouver, che sono le città più grandi. Toronto è forse oggi la città più multiculturale al mondo e gli italiani si distinguono per la loro integrazione, occupando anche posizioni dirigenziali nelle aziende. Purtroppo, nell’ultimo decennio, un governo centrale di ispirazione ultra conservatrice ha limitato i nuovi ingressi”. La deputata ha poi illustrato la sua proposta di legge per l’istituzione di una “giornata degli italiani nel mondo”, in discussione la prossima settimana in commissione esteri della Camera. “La sua approvazione - ha spiegato - sarebbe un bel segnale per i nostri connazionali nel mondo, un modo per farli sentire parte della nostra comunità”.

 

TACCONI. A seguire, è intervenuto Alessio Tacconi, deputato eletto nella ripartizione Europa: “La situazione dei consolati - ha spiegato - è molto cambiata negli ultimi anni. Prima erano di più, ma spesso il servizio non era all’altezza della richiesta. Con il Governo Monti e la spending review sono stati chiusi 33 tra consolati e Istituti italiani di cultura, una scelta che non riuscimmo a contrastare. I nostri connazionali si sentirono abbandonati, ma con il Governo Renzi prima e con quello Gentiloni dopo abbiamo lavorato per rendere più efficiente la rete consolare esistente riuscendo con delle buone pratiche a sopperire la diminuzione delle strutture con un sensibile miglioramento dei servizi allo sportello. Contemporaneamente, sono state aperte delle nuove sedi nei paesi della nuova emigrazione. Un’attenzione particolare la stiamo poi dedicando al Regno Unito del dopo brexit; l’obiettivo è riaprire una sede a Manchester, dove la nostra comunità è in sofferenza”, ha concluso.

 

FASSINO. A chiudere gli interventi istituzionali Piero Fassino, responsabile Pd esteri: “Circa 60 milioni di cittadini nel mondo sono italiani o discendenti di italiani - ha spiegato - e l’emigrazione degli italiani è stata sempre un motore di sviluppo nei paesi che li hanno ospitati. Per questo abbiamo la necessità di mantenere viva la memoria dei nostri connazionali che nel passato sono emigrati per spiegare le loro storie alle nuove generazioni che oggi vivono nell’era della globalizzazione. Viviamo in un mondo in cui è globalizzato tutto meno che la sovranità degli stati, ma nessuno stato - anche il più forte del mondo - è in grado di governare fenomeni troppo più vasti dei suoi confini e della sua sovranità. Per questo - ha continuato Fassino - la politica ha il dovere di dar forza e indirizzo alle istituzioni sovranazionali che si occupano di tematiche che vanno al di sopra delle potenzialità dei singoli stati, come ad esempio i fenomeni migratori, la politica energetica, la tutela dell’ambiente, la sicurezza”. Fassino ha poi toccato la situazione internazionale: “Siamo in un passaggio fondamentale in cui la globalità dei problemi richiede un ridimensionamento delle istituzioni politiche e le politiche dei singoli stati devono mirare ad integrare la tutela degli interessi nazionali in quelli di tutte le comunità, chiedendo politiche sovranazionali di tutelare gli interessi dei paesi in un campo più grande. I cittadini italiani che vivono all’estero devono avere pieno riconoscimento dei loro diritti e al contempo hanno il compito di affermare la loro identità nei paesi che li ospitano, perché questo previene fenomeni di discriminazione. Le nostre comunità - ha concluso Fassino - sono una grande ricchezza del nostro paese che noi abbiamo il dovere di valorizzare. Rivendico quindi con forza la giustezza di aver approvato una legge sull’esercizio di voto all’estero”. (Fas – 30 set)

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