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direttore Paolo Pagliaro

Come contrastare
la povertà educativa

Come contrastare <br> la povertà educativa

di Paolo Pagliaro

(13 ottobre 2017) Meno nidi, meno scuola primaria a tempo pieno, meno mense scolastiche, meno attività culturali, meno sport: per milioni di bambini e adolescenti italiani la povertà economica si traduce in povertà educativa. Sono più di 300 mila i ragazzi che nell’ultimo anno non sono mai andati al cinema, non hanno letto un libro, navigato su  internet, usato il computer, praticato uno sport. Il fenomeno è drammatico soprattutto nel sud.  Non viaggiano e dunque non si aprono a nuovi mondi e persone 5 minorenni su 10.  Nelle periferie delle grandi città, per molti di questi adolescenti il presente è devianza e il futuro criminalità.
Un paio d’anni fa Save the Children ha messo a punto il primo indice di povertà educativa, con esiti impietosi per Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, dove ad esempio la quota di bambini che usufruiscono di servizi per la prima infanzia comunali raggiunge a stento il 5%.
Il che  non significa che nelle regioni più ricche non ci siano problemi. Quasi ovunque siamo ancora distanti dall’obiettivo europeo di un 30% di copertura per gli asili nido e di un 50%  per il tempo pieno scolastico.
Con un ambizioso progetto per contrastare la povertà educativa sono scese in campo le Fondazioni di origine bancaria, che hanno messo a disposizione 120 milioni l’anno per tre anni. Il governo fa la sua parte sotto forma di credito di imposta. Nelle settimane scorse sono state selezionate e finanziate le prime 80 iniziative. Tra queste; un centro per bambini e famiglie a Gela, servizi per i figli dei detenuti a Genova, una cittadella dell’infanzia a Pescara, una biblioteca del giocattolo a Tor Bella Monaca, nuove sezioni scolastiche per 80 bambini a Napoli, nei Quartieri Spagnoli.  In questi giorni sul sito conibambini,org – l’impresa sociale creata un anno fa dalla Fondazione con il Sud che gestisce il progetto – sono stati pubblicati i nuovi bandi rivolti alle organizzazioni del Terzo settore e alle scuole. Si finanziano solo iniziative in grado di lasciare una traccia.

(© 9Colonne - citare la fonte)