Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

AUTONOMIA, ZOPPAS: NOI IMPRENDITORI DICIAMO SÌ

AUTONOMIA, ZOPPAS: NOI IMPRENDITORI DICIAMO SÌ

“È ora di ridare a Cesare quel che è di Cesare”, “alcuni territori hanno bisogno di aiuto e il nostro contributo non mancherà mai. Ma a tutto c'è un limite”. Così Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto, in una intervista al Corriere della Sera, conferma il suo sì al referendum autonomista di domenica: “L'indicazione è arrivata, chiarissima, dalla base della nostra associazione. I partiti non c’entrano, stiamo al merito della questione: le imprese venete producono il 99 del Pil italiano e pagano tasse altissime, ma tra quel che diamo e quel che riceviamo restano ogni anno nelle casse centrali 15 miliardi di euro”. Spiega quindi che, se dovesse vincere il sì, “ci sarà una trattativa tra Stato e Regione, come previsto dalla Costituzione, e vedremo che esiti avrà la mediazione. La nostra speranza è che sì, ci venga restituito ciò che ci spetta, con risparmi di spesa, maggiore efficienza, una gestione dei fondi più razionale e la rimodulazione delle tasse locali”. Da Benetton a Marzotto, non mancano le voci dissonanti. Non si rischia di danneggiare export, internazionalizzazione e competizione globale? “Qui non si parla di indipendenza, non c'è conflitto, la Catalogna non c’entra niente. Pensiamo di esserci meritati l'autonomia e se venisse restituita al Veneto anche soltanto una parte dei 15 miliardi di cui parlavo, avremmo più benzina da immettere nel motore di una delle locomotive che stanno trainando il Paese fuori dalla crisi. L'autonomia farà bene al Veneto ma pure all'Italia”. E conclude: “Dopo l'alleggerimento fiscale, la semplificazione è la ragione principale del nostro Sì. Confindustria è da sempre favorevole alla creazione di uno Stato federale”.  (20 ott - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)