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direttore Paolo Pagliaro

«FUORI DALL'EURO
CON NOI AL GOVERNO»

"Ancora non c'è la legge elettorale, non si conosce la data del voto, come si fa a parlare di ministeri? È un'offesa agli italiani che hanno ben altro a cui pensare”. Così Matteo Salvini, in una intervista a Repubblica, parla dei 20 ministri annunciati dal Cavaliere, in un incontro con i vertici del Ppe, di cui solo 3 leghisti. Quindi conferma: “L'accordo si farà”. Ma puntualizza: “Noi crediamo nella coalizione, ma il modello di centrodestra che abbiamo in mente è quello che funziona in Veneto e Lombardia”, cioè quello a trazione leghista, con Forza Italia a supporto. E se il Carroccio arriva primo, è Salvini il nome che sarà portato al Colle: “Saranno gli elettori a decidere la leadership. Di certo, io non penso a un governo con Renzi ma nemmeno uno a guida Tajani”. Smentisce quindi il Cavaliere che esclude che la Lega voglia uscire dall’euro: “Io capisco che Berlusconi abbia l'esigenza di rassicurare la Merkel ma io sostengo al contrario che questa Europa deve cambiare, che con noi al governo i trattati saranno rivisti oppure arrivederci, che la moneta unica per 27 Stati non ha funzionato e andrà pensato altro, che la politica europea a trazione tedesca ha prodotto solo darmi per l'Italia”, “mi trovo qui in Veneto, una regione devastata dalle banche, mi chiedo perché Forza Italia non abbia votato contro il decreto del governo che noi abbiamo contrastato in tutti i modi, è questo che Berlusconi dovrebbe spiegare, piuttosto”. I sondaggi che danno Fi al 20 per cento e la Lega al 15? “Io conosco solo il sondaggio della gente che ho incontrato in questi giorni nel Lazio, in Sicilia, in Veneto  e colgo tanto entusiasmo e tanta voglia di cambiare. Se proprio vogliamo parlare di sondaggi, c'è quello pubblicato lunedì dal vostro giornale”, (Demos per Repubblica che dà in vantaggio la Lega su Fi pur di pochi decimali, ndr).

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