Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

BANKITALIA, ORFINI (PD): MA QUALE GRILLISMO...

BANKITALIA, ORFINI (PD): MA QUALE GRILLISMO...

“Sono colpito dalle reazioni contro il Pd. E, soprattutto, dagli argomenti usati. Non uno che abbia avuto il coraggio di dire che serve continuità in Bankitalia perché in questi anni ha vigilato bene sulle crisi bancarie. E sa perché? Perché sanno tutti che qualcosa non ha funzionato, quindi ne fanno tutti una questione di metodo... Ma c'è davvero chi pensa che di fronte agli attacchi il Pd non andrà comunque fino in fondo per accertare la verità?”. Così il presidente del Pd Matteo Orfini, in una intervista a Repubblica.  E sottolinea che “la mozione è stata presentata con il parere positivo del governo” e “abbiamo sempre detto che ci affidiamo alla volontà del presidente del Consiglio, che ha capacità e competenze per risolvere situazioni complicate come queste. Piuttosto, è surreale che in una Repubblica parlamentare si consideri un'inaccettabile ingerenza del Parlamento la volontà di ragionare su quanto accaduto nella vigilanza bancaria. Ma mi arrabbio soprattutto quando vedo le simpatiche alzate di sopracciglio di quella sinistra che dà battaglia nei convegni, ma appena serve è in prima linea per difendere i salotti buoni e l'establishment del Paese”. E aggiunge: “Ma quale grillismo, in questi vent'anni abbiamo pagato un prezzo altissimo a causa di alcune scelte. E tutto perché alcuni leader di sinistra provenienti dalla mia stessa storia e i loro variegati epigoni hanno sofferto un'ansia di legittimazione dell'establishment e difeso l'indifendibile. Hanno fatto scempio con le privatizzazioni, svendendo pezzi di Paese e imposto scelte assurde come il fiscal compact durante il governo Monti. Questo ha provocato una frattura tra sinistra e popolo”. E alle critiche di Veltroni, Napolitano e Prodi replica: “Sono posizioni assolutamente legittime” ma “non le condivido assolutamente”. E Mattarella? “Come sempre, ci affidiamo al suo giudizio. D'altra parte, non abbiamo detto ‘questo governatore sì, questo no’, ma abbiamo espresso un giudizio politico”. E smentisce che la commissione d'inchiesta sulle banche sia una ritorsione contro Visco: “Ma quale ritorsione, cerchiamo la verità. Guardi che nella legge istitutiva della commissione c'è un punto che chiede la verifica dell'adeguatezza della vigilanza”. E conclude: “Salvini stia sereno. Convocheremo Visco, ma dopo aver acquisito e letto i documenti - alcuni dei quali secretati - di Banca d'Italia”.  (20 ott - red)

(20 ott - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)