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direttore Paolo Pagliaro

OK ALLA LEGGE SUL WHISTLEBLOWING

 OK ALLA LEGGE SUL WHISTLEBLOWING

L'Italia mette un altro tassello nel proprio ordinamento giuridico contro la corruzione: lo fa con l'approvazione in via definitiva da parte della Camera della legge sul whistleblowing, che innalza la tutela per chi denuncia situazioni di irregolarità e corruzione sul luogo di lavoro. In particolare, il dipendente pubblico che segnala ai responsabili anticorruzione, all’Anac o ai magistrati ordinari e contabili illeciti che abbia conosciuto in ragione del rapporto di lavoro non potrà essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito o sottoposto ad altre misure ritorsive: di fatto  "un ulteriore e significativo passo avanti nella lotta alla corruzione. Una efficace e concreta tutela di chi segnala illeciti può rivelarsi strumento prezioso nel rompere quel circuito omertoso che rende spesso difficile scoprire i fenomeni corruttivi" come dice Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera: “Con questa legge – sottolinea – colmiamo un ‘vuoto’ legislativo da tempo denunciato dal Greco e da altri organismi internazionali”. Tra le altre misure, si prevede il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento e la nullità di ogni atto discriminatorio o ritorsivo. L’onere della prova è invertito, nel senso che spetta all’ente dimostrare l’estraneità della misura adottata rispetto alla segnalazione. Sarà vietato vietato rivelare l’identità del whistleblower, ma non soaranno ammesse segnalazioni anonime. Il segreto sul nome, in caso di processo penale, non può comunque protrarsi oltre la chiusura delle indagini preliminari. L’Anac, a cui l’interessato o i sindacati comunicano eventuali atti discriminatori, applicherà all’ente (se responsabile) una sanzione pecuniaria amministrativa fino a 30mila euro. La mancata verifica della segnalazione e l’assenza o l’adozione di procedure discordanti dalle linee guida comportano invece una sanzione fino a 50.000 euro. La tutela del whistleblower vale per tutte le amministrazioni pubbliche, ma si estende anche al settore privato.

(Sis) 

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