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direttore Paolo Pagliaro

FAO, COP23 RICONOSCE
L’AGRICOLTURA

FAO, COP23 RICONOSCE <br> L’AGRICOLTURA

- La Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP23) ha riconosciuto oggi l'importanza dell'agricoltura per l'implementazione dell'Accordo di Parigi.  Le discussioni a COP23 si sono concentrate su come minimizzare il cambiamento climatico aumentando allo stesso tempo gli sforzi per aiutare i paesi in via di sviluppo, in particolare, ad adattarsi al cambiamento dei fenomeni meteorologici.  La seduta plenaria di chiusura ha richiesto ai due organi ausiliari della Convenzione Quadro dell'ONU per il Cambiamento Climatico (UNFCCC) di collaborare per affrontare questioni relative all'agricoltura, prendendo in considerazione le vulnerabilità dell'agricoltura al cambiamento climatico e approcci per favorire la sicurezza alimentare. Queste includono interventi in materia di suoli, di allevamento, di gestione dei nutrienti delle risorse idriche, di adattamento al clima oltre a questioni relative alla sicurezza alimentare e agli impatti socio-economici del cambiamento climatico sull'intero settore agricolo. "Il cambiamento climatico sta già colpendo l'agricoltura e la sicurezza alimentare. E colpisce in modo sproporzionato i più poveri tra i poveri, la maggior parte dei quali dipende dall'agricoltura per i propri mezzi di sussistenza. Senza un'azione urgente per adattare l'agricoltura e per rispondere alla domanda crescente di cibo, il numero di persone che soffre la fame è destinato a crescere. La decisione rappresenta un passo fondamentale per affrontare questo problema e per permettere al settore agricolo di unirsi agli sforzi globali per limitare il riscaldamento globale" ha affermato il Direttore Generale della FAO José Graziano da Silva.  "Questo" ha continuato il Direttore Generale "contribuirà a creare un contesto positivo per governi e attori non statali per intraprendere attività nel settore agricolo che sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi". Graziano da Silva ha poi assicurato che la FAO appoggerà questo importante processo fornendo contributi tecnici e sostegno ai due organi ausiliari. Durante la settimana, intervenendo a COP23, Graziano da Silva ha lanciato un appello affinché si rafforzino gli sforzi per ridurre le emissioni del settore agricolo, e - allo stesso tempo - per aumentare i raccolti e costruire la resilienza. Il Direttore Generale ha ricordato che questo significa adottare approcci come l'agroecologia e l'intensificazione agricola sostenibile e climaticamente intelligente tra gli altri. Ha poi sottolineato che non ci si può aspettare che piccoli proprietari, contadini a livello familiare e allevatori affrontino queste sfide da soli.  Al momento, gli impegni nel contesto dell'Accordo di Parigi non sono sufficienti a raggiungere l'obiettivo di mantenere l'aumento delle temperature sotto i 2°C in questo secolo. Anche un'implementazione piena delle Nationally Determined Contributions [Contributi determinati a livello nazionale N.d.T.] attuali, sia condizionali che non condizionali, rende molto probabile l'aumento di almeno 3°C delle temperature entro il 2100. L'agricoltura può offrire un grande contributo in questo senso. Nessun altro settore ha lo stesso potenziale di ridurre le emissioni di gas serra. Per esempio, buone pratiche e tecnologie per alimentare il bestiame e per gestire i reflui potrebbe aiutare il settore dell'allevamento a ridurre fino al 30% le emissioni di gas serra. 

(© 9Colonne - citare la fonte)