Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Idlo Partnership Forum
per pace e sviluppo sostenibile

Idlo Partnership Forum <BR> per pace e sviluppo sostenibile

Il ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale ospita oggi e domani l’Idlo Partnership Forum dal titolo “Sustaining peace, sustainable development: the contribution of the rule of law”, in occasione dell’annuale Assemblea delle Parti dell’Idlo (International Development Law Organization). L'organizzazione intergovernativa ha sede a Roma e si dedica alla promozione dello stato di diritto e delle pratiche di buon governo nei paesi in via di sviluppo, in transizione economica e nei paesi usciti da conflitti armati. Scopo della due giorni, l'analisi delle modalità con cui stato di diritto e accesso alla giustizia possono favorire lo sviluppo sostenibile e contribuire alla realizzazione di società pacifiche e meno inique. L’apertura del forum, questa mattina, è stata affidata a Nawaf Al-Mahamel, presidente dell’Assemblea delle Parti dell’Idlo, che ha iniziato il suo messaggio di benvenuto con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del massacro nella moschea sufi in Egitto. Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, ha evidenziato l'ancora ristretto numero di Paesi che godono di uno stato di diritto: "In un mondo in profonda trasformazione, scosso da continue crisi - ha detto Della Vedova - lo stato di diritto è fondamentale nel cammino verso uno sviluppo sostenibile, perché serve a mitigare gli effetti indesiderabili della globalizzazione e a costruire una società più inclusiva. L’Italia si è impegnata con forza per promuovere questo obiettivo nella nuova Agenda 2030”. Della Vedova ha poi aggiunto: "Idlo, grazie al suo mandato speciale, riesce a sostenere i Paesi nello sviluppo dello stato di diritto. Rafforzare le istituzioni in grado di proteggere i diritti umani significa investire nel sostegno della pace. Diritti umani, pace e sviluppo sono i tre pilastri su cui si basa il sistema internazionale: aspetto ribadito nel 2015 con l'adozione dell'agenda 2030". Il sottosegretario ha poi voluto salutare l'ingresso dei tre nuovi Paesi membri, che entrano da oggi a far parte di Idlo, Mali, Svezia e Montenegro: "Una crescita di membri a dimostrazione del lavoro fondamentale svolto dall'organizzazione". Quindi ha confermato l'appoggio - anche economico - dell'Italia, storicamente uno dei principali contributori dell’Idlo, insieme ai Paesi Bassi e gli Stati Uniti. Alla direttrice generale dell’Idlo, Irene Khan, il compito di illustrare il report annuale 2016, che ha visto l'organizzazione particolarmente attiva in Ucraina, dove è stato lanciato il più ampio e avanzato Public Center Service a Kharkiv, che accoglie 2mila visitatori al giorno e fornisce oltre 400 servizi, dalle licenze per i matrimoni alle pensioni, in modo semplice e trasparente. Inoltre, in quel paese Idlo sostiene il Nabu (National Anti-Corruption Bureau and Special Prosecutor) per ridurre la corruzione nel paese e costruire una fiducia pubblica nei confronti della legge. La sessione di apertura si è conclusa con la Cerimonia di firma di adesione delle nuove parti all’Accordo di Fondazione dell’Idlo (Bur – 28 nov)

(© 9Colonne - citare la fonte)