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Cgie ricorda Monongah: forza della memoria per evitare nuove tragedie

Cgie ricorda Monongah: forza della memoria per evitare nuove tragedie

“Il 6 dicembre si compiranno 110 anni dalla più grave tragedia di lavoro che ha colpito gli emigrati italiani. Tra le 361 vittime della catastrofe mineraria di Monongah, in West Virginia, si contarono 171 minatori italiani. In realtà i nostri morti furono molti di più, perché non c’era un elenco di chi entrava in miniera e non fu possibile recuperare e ricomporre tutti i corpi straziati nel disastro”. Così in una nota il Consiglio generale degli italiani all’estero che “nel 2007 partecipò ufficialmente alla commemorazione del centenario della disgrazia, nel cimitero appositamente riordinato con l’aiuto di molti volontari, per inaugurare un cippo con i nomi dei caduti di ogni nazionalità e onorare quanti persero la vita - - ricordano il segretario generale Michele Schiavone e il vicesegretario Silvana Mangione –. La cerimonia fu preparata con molta cura, anticipata dalla paziente ricerca di Father Briggs e di Gente d’Italia, il quotidiano diretto da Mimmo Porpiglia. Il Ministero degli affari esteri pubblicò una monografia a cura del Prof. Norberto Lombardi, intitolata Monongah 1907 – Una tragedia dimenticata”. “È proprio la memoria – continua la nota del Cgie - l’unica forza che ci spinge ad adoperarci per impedire che sciagure di questo genere si ripetano, coprendo di sangue e di lacrime la nostra emigrazione”.

MOMENTI DEL RICORDO - Per questo il Cgie “ringrazia di cuore il Presidente Gianni Meffe dell’Associazione Culturale Monongah che, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Washington e i Consolati Generali di Filadelfia e New York, ha organizzato una serie di momenti del ricordo. Da parte nostra, siamo profondamente impegnati, insieme alla Direzione Generale degli Italiani all’estero del MAECI e al Ministero del Lavoro, nel mettere in opera tutte le azioni necessarie per prevenire per quanto possibile le situazioni in cui un italiano all’estero sia costretto a rischiare la vita pur di mantenere il proprio posto di lavoro”. Il Cgie quindi “conferma di cuore il suo patrocinio al ricordo di questa e delle altre tragedie che hanno vessato la storia degli italiani alla ricerca di un progetto di vita fuori dall’Italia”, conclude la nota. (PO / Red – 4 dic)

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