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PAPA: “ASCOLTARE GIOVANI
MIGRANTI E DISOCCUPATI”

PAPA: “ASCOLTARE GIOVANI <br> MIGRANTI E DISOCCUPATI”

Il Cile come metafora del progresso, e anche del mix di culture. Un mix in cui “è indispensabile ascoltare”: Papa Francesco, nel suo primo impegno a Santiago del Cile, ha incontrato le autorità, la società civile e con il corpo diplomatico del Cile nel Palacio de La Moneda, lanciando un messaggio che sembra calzare a pennello anche per la politica italiano. “Bisogna ascoltare i disoccupati, che non possono sostenere il presente e ancor meno il futuro delle loro famiglie; ascoltare i popoli autoctoni, spesso dimenticati, i cui diritti devono ricevere attenzione e la cui cultura protetta, perché non si perda una parte dell’identità e della ricchezza di questa Nazione”. E bisogna anche “ascoltare i migranti, che bussano alle porte di questo Paese in cerca di una vita migliore e, a loro volta, con la forza e la speranza di voler costruire un futuro migliore per tutti”. E’ un elenco, quello di Bergoglio: “Ascoltare i giovani, nella loro ansia di avere maggiori opportunità, specialmente sul piano educativo e, così, sentirsi protagonisti del Cile che sognano, proteggendoli attivamente dal flagello della droga che si prende il meglio delle loro vite. Ascoltare gli anziani, con la loro saggezza tanto necessaria e il carico della loro fragilità. Non li possiamo abbandonare. Ascoltare i bambini, che si affacciano al mondo con i loro occhi pieni di meraviglia e innocenza e attendono da noi risposte reali per un futuro di dignità. E qui non posso fare a meno di esprimere il dolore e la vergogna, vergogna che sento davanti al danno irreparabile causato a bambini da parte di ministri della Chiesa. Desidero unirmi ai miei fratelli nell’episcopato, perché è giusto chiedere perdono e appoggiare con tutte le forze le vittime, mentre dobbiamo impegnarci perché ciò non si ripeta.

(Sis) 

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