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DJ FABO, CORTE D’ASSISE SI RIVOLGE ALLA CONSULTA

DJ FABO, CORTE D’ASSISE SI RIVOLGE ALLA CONSULTA

Niente sentenza per il processo sulla morte di Dj Fabo, almeno per il momento. La Corte d’Assise di Milano infatti ha deciso di trasmettere alla Corte Costituzionale gli atti del processo, nel quale è imputato il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappato. La Consulta dovrà ora esprimersi, secondo la Corte d’Assise, sulla legittimità costituzionale del reato di aiuto al suicidio: Cappato infatti aiutò Dj Fabo, rimasto paraplegico in seguito a un incidente, a recarsi in Svizzera accompagnandolo personalmente in una clinica per il fine vita. Al termine dell’udienza, Cappato ha sottolineato che "aiutare Fabo a morire era un mio dovere, la Corte costituzionale stabilirà se questo era anche un suo diritto oltre che un mio diritto. Sono grato ai giudici che hanno riconosciuto che non c'è stata alcuna alterazione della volontà di Fabiano Antoniani e continuerò a rivendicare questo aiuto in ogni sede".  Nell’ordinanza letta in aula dalla Corte si spiegava infatti che, come previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, "all'individuo sia riconosciuta la libertà di decidere quando e come morire e che di conseguenza solo le azioni che pregiudichino la libertà della sua decisione possano costituire offesa al bene tutelato dalla norma in esame".

(Sis)

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