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direttore Paolo Pagliaro

L'USATO SICURO CONTRO LA "SETTA" M5S

Roma, 14 feb - È stato un autentico show di Silvio Berlusconi, come se con una macchina del tempo si fosse tornati indietro nel tempo fino al 1994. L’occasione è stata l’incontro a Roma, all’Hotel Ergife, tra il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, e il leader di Forza Italia, alla presenza della dirigenza nazionale e territoriale dell’associazione e di alcuni rappresentati del centro-destra, da Brunetta a Ghedini fino al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. L’appuntamento è stato parte del programma di incontri di Coldiretti con i rappresentanti dei diversi schieramenti per la presentazione e la discussione delle proposte per lo sviluppo del Paese nei primi 100 giorni di governo e per presentare e discutere il manifesto politico di Coldiretti sulle proposte per l’Italia che uscirà dalle urne. “Ho ricevuto il vostro manifesto, ne ho discusso con i miei collaboratori ed è integralmente inserito nel nostro programma politico. Non ci sono punti che non siano giusti e corretti, a partire dalla madre di tutte le battaglie, cioè l'etichettatura”, ha dichiarato Berlusconi presentandosi alla platea. Poi, l’ex premier ha tenuto banco presentando per circa un’ora il programma della propria coalizione, alternando refrain che ne hanno caratterizzato l’epopea politica a nuove proposte e la solita efficace ironia. Tra i temi principali, Berlusconi ha parlato a lungo della Flat Tax, portando come esempi le politiche economiche di Reagan e Thatcher: “L’Imu agricola e l’Irap saranno abolite con la Flat Tax”, ha spiegato, aggiungendo che contribuirà, tra le altre cose, a “far crescere molto i consumi alimentari”. Berlusconi ha quindi rilanciato sul tema delle pensioni: “Dovremmo vedere se sarà possibile adeguare quelle appena sopra i mille euro, diciamo fino a 1.500 euro. Abbiamo inoltre previsto una pensione di mille euro per tutte le mamme italiane”. Il Cavaliere ha quindi annunciato la possibilità di avere nel proprio governo Carlo Cottarelli alla Spending Review per gestire i tagli alle spese dello Stato e sostenere la Flat Tax: “Invece di tagliare i costi, Renzi ha preferito tagliare Cottarelli. Io telefonato a Cottarelli e lui ha detto di essere disponibile a parlarne dopo il 4 marzo. E' un uomo che non viene dalla politica e che è avvantaggiato rispetto a qualsiasi altra figura che potremmo mettere a questo ministero, perché ha già fatto i conti di quanto si può risparmiare”. Stop alle intercettazioni, legittima difesa, emergenza immigrazione, critiche ai magistrati e ai tempi della giustizia nel discorso di Berlusconi, con un effetto di déjà vu della ‘discesa in campo’ nei toni e nel linguaggio. Parlando delle possibilità di vittoria il 4 marzo, Berlusconi ha escluso dalla corsa il Partito Democratico, individuando nel M5S gli unici sfidanti per Palazzo Chigi: “Quando sono sceso in campo, circa un mese e mezzo fa, c'era ancora il rischio che prevalesse il M5S. Come nel 1994 ho sentito il dovere di fare quello che potevo per evitare allora che i comunisti andassero al potere, adesso faccio ciò che posso per questi 5 Stelle, che non sono un partito democratico ma una setta che prende ordini da un vecchio comico genovese”. Berlusconi ha quindi chiuso ricordando la sua ultima partecipazione all’incontro di Coldiretti e invitando la platea ad annunciare in coro il voto per la coalizione di centrodestra: “L'ultima volta che sono stato qui era il 15 febbraio 2013, quindi sono cinque anni esatti – ha concluso l’ex premier - Andando via, il presidente di allora mi disse 'Sa che lei non dimostra gli anni che ha? Sembra come il nostro vino: con il passare degli anni migliora’. Sono l'usato sicuro, quindi dovete fidarmi di me". (Peg)

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