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Voto estero nel caos: “l’inferno” a Castelnuovo di Porto

Voto estero nel caos: “l’inferno” a Castelnuovo di Porto

Ancora caos a Castelnuovo di Porto: nel centro polifunzionale alle porte di Roma dove si contano i voti degli italiani all’estero alcuni seggi – a più di un’ora dall’inizio ufficiale degli scrutini (23) – non sono ancora stati costituiti per assenza di presidenti e di scrutatori. Dei sei componenti in ogni seggio deve essere presente, infatti, almeno il minimo previsto dalla legge, vale a dire tre. Tra i seggi che non sono ancora stati costituiti, quelli di Gerusalemme e Tel Aviv. Già questa mattina molti degli scrutatori e presidenti di seggio sono rimasti bloccati per ore sull’autostrada che porta a Castelnuovo di Porto. Si pensa che le operazioni di spoglio possano prolungarsi fino alle 14 di domani pomeriggio.

I COMMENTI - “A Castelnuovo di Porto c'è carenza di presidenti di seggio. Tante persone di buona volontà, in difficoltà, stanno facendo quello che possono, con una procedura laboriosa e complessa” dice Alessandro Fusacchia, capolista nella circoscrizione Europa della lista guidata da Emma Bonino. Fusacchia fa sapere inoltre che, se emergeranno delle irregolarità, è pronto a denunciare la vicenda. Affida il suo sfogo a Facebook Toni Ricciardi, candidato alla Camera per il Partito Democratico nella Circoscrizione Europa che alle 23 scrive: “Oltre 200 seggi ancora chiusi e nessuno che trova una soluzione!”. “Molti seggi non sono ancora costituiti per mancanza di scrutatore e presidenti – scrive invece su Facebook Filippo Giuffrida Repaci, della lista di Liberi e Uguali alla Camera per la circoscrizione Europa - Moltissime buste annullate per mancanza di certificati nella busta, molti seggi che mettono buste nell'urna senza controllare se di aventi diritto al voto o meno. Se Dante dovesse scrivere di una bolgia infernale moderna credo potrebbe ispirarsi allo scrutinio estero”. Ha parlato di “inferno” anche Paolo Margari Candidato M5S alla Camera nella circoscrizione Estero/Europa: “E' un inferno, il caos assoluto".

Per Eugenio Marino, ex responsabile nazionale Pd per gli italiani nel mondo, quello che sta accadendo a Castelnuovo di Porto "è nella norma: c'è stata qualche irregolarità procedurale, ma tutto rientra nella norma, come negli anni passati. Non possiamo parlare di brogli né di caos. Nulla di preoccupante. Qualche elettore ha commesso degli errori al momento del voto ed è giusta la rigidità di chi si trova a dover applicare la legge".

LA DENUNCIA DELLE IENE Mentre a Castelnuovo di Porto in un capannone della Protezione Civile si svolgono le operazioni di spoglio delle schede degli elettori che hanno votato fuori dall'Italia, su Italia 1 a Le Iene è andato in onda un servizio di Filippo Roma che ha denunciato con un filmato esclusivo “come è facile truccare le elezioni con i voti dei residenti all’estero”. In  soli due giorni l’inviato del programma Mediaset ha trovato in Germania più di 3000 schede elettorali in vendita.

(Gil – Sip – 5 mar)

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