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Voto Estero, Pd primo partito
ma in calo le preferenze

Voto Estero, Pd primo partito <br> ma in calo le preferenze

Secondo indiscrezioni che arrivano da Castelnuovo di Porto, dove lo spoglio dei voti degli italiani nel mondo è a poco più della metà, il Pd all’estero ha perso due senatori, del Nord America e del Sud America. In Europa dovrebbe invece mantenere due deputati e un senatore. Sempre secondo indiscrezioni, il numero di preferenze rispetto alle volte scorse è notevolmente più basso. Ci sarebbero stati tanti voti di lista, ma poche preferenze date dagli elettori. Sempre secondo quanto si apprende, alcuni seggi dovrebbero ancora insediarsi (alle 5 del mattino erano ancora 300 quelli che ancora dovevano formarsi). Secondo i dati del Viminale, il Partito democratico – a più della metà delle schede scrutinate – è in testa con 163.878 voti (26,75%) seguito dalla coalizione di centrodestra con 133.889 voti (21,86%) e dal Movimento 5 Stelle con 108.026 (17,63%).

I PRIMI DATI - Per quanto riguarda le quattro ripartizioni, il Pd è in testa in Europa e in Africa-Asia-Oceania-Antartide ma viene superato dal Centrodestra in America Settentrionale e soprattutto in Sudamerica dove – sempre secondo i dati del Viminale – i dem arrivano terzi dopo Usei (Unione sudamericana emigrati italiani) e Maie in testa. Ed è proprio il Maie che in queste ore ha espresso soddisfazione per i numeri che stanno arrivando: “Siamo il primo partito in Sudamerica”, ha detto Ricardo Merlo. Fiduciosi anche dal partito +Europa di Emma Bonino dove si spera che sarà eletto un deputato. (Gil – Sip / 5 mar)

VOTO ESTERO: PD PRIMO PARTITO AL 26%, M5S SOLO AL 17%

Nonostante le forti difficoltà accusate sul territorio nazionale, il Partito democratico sembra confermarsi il primo partito tra gli italiani residenti all’estero, seppure con un inevitabile calo: alla soglia dei 700 seggi scrutinati su 1858 della circoscrizione estera infatti il Pd è avanti con il 26,44% dei voti. Segue la coalizione di centrodestra formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, che tutta insieme si attesa al 21,66%, mentre il Movimento 5 Stelle all’estero è solamente terzo con il 17,35%: dunque, la grande differenza rispetto all’Italia sta non tanto nel Pd, che mantiene comunque diversi punti percentuali, quanto nella presa molto minore di M5S, capace di prendere poco più metà dei voti presi sul territorio nazionale, e in misura minore del centrodestra. – Dati analoghi al Senato, dove il Pd estero è al momento al 27,48%, il centrodestra al 22,23%, M5S poco sopra al 17%.

GARAVINI: PD BENE IN EUROPA, IN ITALIA MANCATA LEADERSHIP CHIARA

 “Sono contenta per il grande risultato ottenuto nella circoscrizione estero, ma nello stesso tempo rimane l’amarezza del risultato in Italia. Però in Europa e nel mondo, ma soprattutto in Europa, stiamo conseguendo un risultato davvero importante, voglio mandare un grande ringraziamento a tutti i militanti, agli iscritti e ai vertici del Pd e alle associazioni e ai privati che hanno sostenuto la mia e le nostre candidature”. Parla così a 9Colonne Laura Garavini, deputata uscente del Pd eletta all’estero che viaggia verso l’elezione al Senato. “Conto che andremo a confermare due deputati e un senatore in Europa – spiega - e anche alla luce degli sviluppi in Italia e delle recenti spaccature interne penso che sia un risultato importante”. Al momento, dati alla mano, quasi sicuro è il nome di Massimo Ungaro, in testa alle preferenze per la Camera dei Deputati. Secondo Garavini in Italia il Pd è crollato perché “credo che siano tempi nei quali c’è una forte personificazione della politica, e temo che il fatto di non aver individuato una leadership chiaro abbia un po’ compromesso l’esito. Poi ha influito in modo determinante il susseguirsi di conflitti interni al Pd, esplosi dal referendum in poi”.

 

MERLO (MAIE): PRIMO PARTITO IN SUD AMERICA

 “Siamo il primo partito in Sud America”. E’ soddisfatto Ricardo Merlo che aspetta fiducioso i dati definitivi dello spoglio dei voti degli italiani all’estero. “Ma per ora i numeri sono soddisfacenti: il Maie cresce sempre di più e siamo felici e soddisfatti. Aspettiamo fiduciosi i dati definitivi. Le operazioni di spoglio sono un po’ a rilento ma tutto procede in modo regolare”.

DEBUTTO DELLA LEGA ALL’ESTERO: DUE DEPUTATI ELETTI

La Lega per la prima volta elegge due parlamentari fuori i confini nazionali. Si tratta di Simone Billi, alla Camera nella ripartizione Europa, e Luís Roberto di San Martino-Lorenzato di Ivrea, sempre alla Camera ma nella ripartizione Sudamerica. Anche se le operazioni di scrutinio sono ancora in corso a Castelnuovo di Porto, i due deputati vanno verso l’elezione in Parlamento: a confermarlo Guglielmo Picchi, responsabile elettorale per la Circoscrizione Estero della Lega. “E’ un grande risultato – commenta Picchi – in linea con quello nazionale. L’ho comunicato a Matteo Salvini che mi ha detto di portare loro i suoi saluti, aspetterà i risultati ufficiali per chiamarli”. Secondo i dati del Viminale, ancora non definitivi, Billi ha per ora raggiunto 8.800 preferenze mentre Lorenzato 4.700.

 

EUGENIO SANGREGORIO ELETTO IN SUDAMERICA CON L’USEI

Eugenio Sangregorio è stato eletto alla Camera con l’Usei (Unione sudamericana emigrati italiani) nella ripartizione America Meridionale. A confermarlo lo stesso Sangregorio. Classe 1939, Sangregorio è originario della provincia di Cosenza e si trasferisce nel 1957 in Argentina. Nel 2006 fonda l’Usei, di cui è l’attuale presidente.

(© 9Colonne - citare la fonte)