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Moto: addio a Ivano Beggio, patron dell’Aprilia

Moto: addio a Ivano Beggio, patron dell’Aprilia

Ivano Beggio, fondatore del reparto motociclistico dell’Aprilia, è scomparso la notte scorsa nell’ospedale di Montebelluna, in provincia di Treviso. Aveva 73 anni, ed era considerato il ‘padre putativo’, in ambito sportivo, di campioni quali Max Biaggi e Valentino Rossi, entrambi affermatisi proprio in sella al marchio di Borgo Panigale. “Con Ivano Beggio se ne va un imprenditore che con creatività, fantasia, e passione ha dato il via a una straordinaria storia italiana – lo ricordano le donne e gli uomini del Gruppo Piaggio e di Aprilia, che “vogliono oggi onorarne la memoria con l‘impegno di portare il marchio Aprilia a competere in pista al più alto livello e di continuare a sviluppare e produrre moto dalle prestazioni assolute”.  Da giovane, Beggio affianca il padre Alberto nella fabbrica artigianale di biciclette Aprilia che gestiva a Noale nell'immediato dopoguerra. Nei primi anni settanta subentra al padre e avvia la produzione di motociclette e scooter. Nel 1975 inizia a costruire motociclette da competizione, che nel 1977 si aggiudicano il campionato italiano cross delle classi 125 e 250. Nel 1980 inizia a produrre in serie motociclette di piccola cilindrata (50 e 125 cm3), mentre a partire dagli anni ottanta e novanta, costituisce un nucleo di progettisti e designer che lancia modelli Aprilia di grande successo, destinati alla mobilità urbana, esteticamente e tecnologicamente innovativi: nel 1991 lo Scarabeo; nel 1992 il primo scooter e la prima moto due tempi con marmitta catalitica; nel 1993 il primo scooter targato. Nel 2000 il motore Ditech (Direct Injection Technology). Nel 1998 entra nel settore delle moto di grande cilindrata con la RSV Mille (moto dell'anno nel 1999). Nel 2000 Aprilia acquisisce i marchi Moto Guzzi e Moto Laverda, e consegue numerosi successi anche in campo sportivo. Nel 2004 Beggio cede il gruppo alla Piaggio restando comunque presidente onorario dell'azienda fino al 2006. Max Biaggi lo ricorda su Facebook: “Con te ho condiviso i momenti più belli della mia carriera agonistica! La tua passione e la tua gioia animavano noi tutti! Un uomo generoso che ha dato al mondo della moto un grandissimo contributo e portato in Italia molti successi. Mancherai”.

(13 mar - Sis)

 

 

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