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direttore Paolo Pagliaro

Scuola e università
tornano a lasciarsi

Scuola e università <br>tornano a lasciarsi

di Paolo Pagliaro

La Camera sta per varare la legge che separa il ministero dell’istruzione da quello dell’università e della ricerca. Muore dunque il Miur e nascono il Mi e il Mur. E nel governo i ministri passano da13 a 14.
La vicenda, nel suo svolgimento pluriennale, ha decisamente dell’inquietante. Dunque, nel 1989 si decide che accanto al Ministero della pubblica istruzione debba nascere il Ministero dell'università e della ricerca scientifica, acronimo Murst. La separazione dura dieci anni perché nel 1999 i ministeri vengono nuovamente unificati e nasce così il Miur, diventato operativo a partire dal 2001. Passano pochi anni e nel 2006 ecco il nuovo scorporo, con il ritorno del Ministero della pubblica istruzione e del Ministero dell'università e della ricerca. C’è appena il tempo di duplicare capi di gabinetto e strutture di comando, che nel 2008 governo e parlamento fanno di nuovo marcia indietro riaccorpando le due istituzioni in un’unica struttura ministeriale. Oggi si torna allo schema duale, per ragioni opposte a quelle che in passato avevano suggerito di unificare i due dicasteri.
In omaggio al contenimento delle spese, i due ministri Luciana Azzolina e Gaetano Manfredi condivideranno lo stesso stabile, in viale Trastevere, dove prima di loro negli ultimi vent’anni si sono dati il cambio Moratti, Fioroni, Mussi, Gelmini, Profumo, Carrozza, Giannini, Fedeli, Bussetti e Fioramonti. Tutti o quasi promotori di riforme che hanno più volte terremotato scuola e università, mentre nel bilancio dello Stato l’istruzione pubblica trovava sempre meno spazio. Oggi, in proporzione al Pil, siamo gli ultimi in Europa.

(© 9Colonne - citare la fonte)